domenica 15 settembre 2019
Nascono le «Officine» dove si studiano macro-batterie collegate agli impianti fotovoltaici ma anche monopattini elettrici e algoritmi per prevedere la produzione in base alle condizioni meteo
L'ad di Edison, Nicola Monti, il rettore del Politecnico, Ferruccio Resta, e il vice presidente di Eni Giovanni Brianza (Ansa)

L'ad di Edison, Nicola Monti, il rettore del Politecnico, Ferruccio Resta, e il vice presidente di Eni Giovanni Brianza (Ansa)

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Tecnologia, ambiente e demografia sono tre ambiti strettamente collegati e lo saranno sempre di più. Edison e Politecnico di Milano hanno deciso di unire le forze per creare progetti e soluzioni all’avanguardia in campo energetico. Dalle batterie che consentono di accumulare energia prodotta dagli impianti fotovoltaici alla sperimentazione di prototipi di monopattini elettrici alle Officine Edison è nato il nuovo polo per l’innovazione e la sperimentazione di soluzioni digitali applicate al settore dell’energia. Una trentina di esperti al lavoro in maniera fissa, più i collaboratori, e due laboratori dedicati alla domotica e alle soluzioni per l’accumulo dell’energia. Tra i progetti a cui si lavora ci sono le applicazioni dell’intelligenza artificiale alle rinnovabili, al gas e l’ottimizzazione delle risorse per la pro- duzione industriale. Vengono elaborati algoritmi sempre più sofisticati in grado di prevedere la produzione delle energie pulite che è una delle principali sfide del settore, indispensabile per bilanciare la rete elettrica nazionale compensando l’intermittenza di questo tipo di fonti.

Allo studio delle 'superbatterie' collegate ad impianti fotovoltaici – la prima è stata installata in Calabria – che accumulano l’energia prodotta tramite la luce solare e la rilasciano di notte o in caso di maltempo. Edison ha inoltre sviluppato su misura per la Fiat alcuni algoritmi in grado di indicare il miglior assetto della sala compressori indicando quali macchine attivare e per quanto tempo in base alle prestazioni di ciascuna, alla produzione attesa e alle condizioni meteo della giornata. La digitalizzazione dell’energia in ambito industriale si traduce in un vantaggio competitivo per le imprese in quanto consente di prevedere il malfunzionamento delle macchine, evitare gli stop di produzione. «Poiché la transizione energetica va verso un utilizzo sempre più marcato delle energie rinnovabili, noi come Edison vogliamo aumentare la quota delle rinnovabili e diminuire quelle fossili» sottolinea il numero uno di Edison, Nicola Monti, precisando che la società sta crescendo sia con acquisizioni che all’interno anche sul mercato dei servizi. Dal rettore del Politecnico Ferruccio Resta e dal vicepresidente di Edison per la Strategia e l’Innovazione Giovanni Brianza arriva la sottolineatura dell’importanza di una 'collaborazione fattiva' tra pubblico e privato, tra industria e università in grado di moltiplicare l’interesse degli investitori e rendere ancora più competitivo il nostro Paese in un settore in cui comunque è all’avanguardia. In Italia infatti il 35% dell’energia prodotta è verde, percentuale che ci pone a livelli nord-europei.

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