giovedì 30 gennaio 2014
«L'azienda sa benissimo che in questa partita si gioca la propria credibilità». Così, in sintesi, il presidente del Veneto. Camusso: piano irricevibile. Assemblee, presidii e scioperi negli stabilimenti.
Alitalia, piano da 1.900 esuberi
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"Non è un tavolo impossibile. L'azienda sa benissimo che in questa partita non si gioca solo la polemica di un po' di licenziamenti, ma la propria credibilità. Non ho visto elementi di chiusura". Così, in sintesi, il presidente del Veneto Luca Zaia in un incontro con i giornalisti l'indomani del tavolo governo-sindacati-azienda convocato dal ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato sulla crisi dell'Electrolux al quale sono intervenuti anche quattro governatori.Zaia crede "nella trattativa, nella via di uscita. C'è la disponibilità di tutte le parti a dialogare e spero sia trovata velocissimamente anche una soluzione. La si può trovare, ma la voglio vedere come l'inaugurazione di un nuovo corso, un'occasione per iniziare ad affrontare la crisi con un modello nuovo che non sia quello di dare un po' di soldi per non tagliare gli stipendi Questo non è un modello". Per Zaia primum abbassare le tasse e poi che il Governo "dichiari la crisi di settore". "Il ministro - rileva - deve fare il ministro: ha gli strumenti per agire. Lo faccia velocissimamente perché l'autorevolezza del Governo la si vede nei momenti di difficoltà". Zaia sottolinea che sul fronte Electrolux c'è "l'assoluta sintonia tra i quattro governatori in cui ci sono presidi Electrolux: per noi restano in piedi nella trattativa Susegana, Solaro, Porcia e Forlì. Non esisteranno guerre tra poveri" in questa "vertenza che è stata sottovalutata". "Vogliamo trovare - aggiunge - tutta una serie di misure affinché la società, valutati il piano industriale e la vera intenzione di investire in Italia, mantenga l'occupazione e rilanci il comparto. Non possiamo parlare solo di costo del lavoro e sentirci continuamente citare la Polonia perché, se fosse così, le fabbriche non ci sarebbero più non solo in Italia, ma in Germania e in Francia. La verità è che negli altri Paesi le fabbriche ci sono e quindi questa multinazionale dovrà confrontarsi con noi rispetto a quei temi che sono il piano industriale, le progettualità, gli investimenti, le quote di mercato e noi vogliamo essere della partita. La Regione del Veneto e le altre, con i loro strumenti regionali e il Governo con tutta la forza che deve e può avere un Governo. Chiedo che le finanziarie regionali siano autorizzate ad entrare nella partita; adesso non lo sono. Il Veneto ha 9 miliardi di euro di leva finanziaria in Veneto Sviluppo, ma ci sono dei limiti di intervento".CAMUSSO: PIANO RIRRICEVIBILEIl piano di Electrolux "è irricevibile e spero che il governo dica la stessa cosa". Lo hadetto il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, al termine dell'incontro su Alitalia, aggiungendo che sulla situazione di Electrolux "serve un confronto vero che consenta di rideterminare gli investimenti".LE INIZIATIVE NEGLI STABILIMENTICirca 500 lavoratori dello stabilimento Electrolux di Solaro (Milano) stamani si sono riuniti in presidio davanti ai cancelli dell'azienda, bloccando corso Europa. Si è tenuta una assemblea in strada, durante la quale i sindacalisti hanno spiegato gli esiti dell'incontro che si è tenuto ieri al ministero dello Sviluppo economico. Stamani i dipendenti hanno scioperato per un'ora. L' iniziativa verrà replicata nel pomeriggio, mentre nel corso della giornata sono previsti scioperi 'a scacchierà per rallentare la produzione.È ripreso normalmente il lavoro, questa mattina, nello stabilimento Electrolux diSusegana, dopo gli scioperi dei giorni scorsi legati alla vertenza con la multinazionale svedese. Nel pomeriggio di oggi una delegazione delle Rsu sarà ricevuta dal Console di Svezia, a Venezia. Domani sono previste alcune assemblee, in tempi e modi da definire, con finalità informative, in attesa del vertice nazionale dei delegati fissato per lunedì 3 febbraio, a Mestre. Il prossimo incontro con il governo, che fa seguito a quello che si è svolto ieri, a Roma, è previsto per il 17 febbraio.
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