venerdì 7 febbraio 2014
L'azienda ha scritto a sindacati e Governo e chiede che «a partire da lunedì 10 febbraio tutte le attività di blocco delle merci e prodotto finito siano interrotte».
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Electrolux prende atto della disponibilità del Governo sul rifinanziamento e la decontribuzione per i contratti di solidarietà e si impegna a investire nello stabilimento friulano di Porcia, per il quale i sindacati temevano la chiusura. L'annuncio è contenuto in una lettera che la multinazionale svedese degli elettrodomestici ha inviato a sindacati, Governo e Regioni."Electrolux, sulla base delle proposte e disponibilità che stanno giungendo da parte del Governo e dalle istituzioni per interventi di supporto alla riduzione del costo del prodotto, con particolare riferimento al settore delle lavabiancheria, si è impegnata ufficialmente a presentare un piano industriale con investimenti per Porcia nel prossimo incontro in sede istituzionale", si legge nella lettera. "Electrolux valuta molto positivi gli appelli utili ad affrontare la problematica del costo del lavoro e le relative manifestazioni di disponibilità, soprattutto quelle che indicano la decontribuzione della solidarietà come via maestra e come misura implementabile efficacemente e velocemente", si legge ancora."Acquisiamo il risultato che Porcia non chiude e che sulla riduzione dell'orario vi è una posizione chiara che viene incontro alle nostre richieste", ha commentato il responsabile elettrodomestici della Uilm, Gianluca Ficco. "Electrolux intende mantenere lo schema di orario di lavoro a sei ore (quando necessario) esclusivamente attraverso il ricorso agli ammortizzatori sociali", si legge. La multinazionale lavora poi a un "aggiornamento del piano industriale e della allocazione di prodotti a Susegana".A fine gennaio Electrolux aveva presentato ai sindacati un piano che prevedeva il taglio del costo del lavoro, giudicato eccessivo, con una decurtazione di fatto dei salari che nel triennio sarebbe arrivata a circa il 15%; paventava inoltre una riduzione stabile dell'orario di lavoro a 6 ore giornaliere qualora non fosse stata rifinanziata la solidarietà a oggi di due ore.Le indicazioni si riferivano a tre stabilimenti - Forlì (Emilia Romagna), Susegana (Veneto) e Solaro (Lombardia)- mentre nulla si diceva sul più grande, quello di Porcia, che produce lavatrici - il segmento più in crisi - e impiega 1.200 persone sulle circa 6.200 occupate in tutta Italia.Electrolux chiede infine che a partire da lunedì 10 febbraio "tutte le attività di blocco delle merci e prodotto finito siano interrotte". Manifestazioni di protesta e picchetti sono stati messi in campo dai lavoratori nelle scorse settimane contro il piano aziendale presentato a fine gennaio. Il prossimo incontro ufficiale con Governo, sindacati e Regioni è previsto per il 17 febbraio.
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