giovedì 15 maggio 2014
Nessun licenziamento e nessun esubero. Tra settembre e ottobre l'azienda indicava 1.700 lavoratori in più, quasi una chiusura per Porcia.
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Il premier Matteo Renzi ha firmato a Palazzo Chigi l'accordo su Electrolux. Presenti il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, dello Sviluppo Federica Guidi, i governatori di Veneto, Friuli Venezia Giulia e Lombardia Zaia, Serracchiani e Maroni, i vertici aziendali e i rappresentanti sindacali. Renzi ha proposto un applauso per l'intesa raggiunta."Tra settembre e ottobre - ha detto il ministro dello Sviluppo Federica Guidi - Electrolux indicava 1.700 lavoratori in più, quasi una chiusura per Porcia. Siamo arrivati ad un accordo significativo e importante e grazie ad un nuovo approccio delle relazioni industriali moderno si preservano tutti i posti lavoro: nessun licenziamento e nessun esubero. Ringrazio le parti sociali per il lavoro svolto, una dimostrazione di grandissimo senso di responsabilità in una trattativa che ha avuto momenti drammatici. Si è dimostrato che con senso di responsabilità si può fare occupazione, nuovi prodotti e innovazione e mantenere produzioni competitive"."Siamo felici di questo risultato - così il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, sull'accordo per Electrolux in conferenza stampa -. Siamo molto impegnati a difendere i presidi industriali: il governo vuole continuare a difendere i lavoratori e creare le condizioni perché le imprese investano in Italia".La vicenda Electrolux può essere presa come la "smentita dell'idea piuttosto diffusa che ogni ministero tende a occuparsi dei fatti suoi". Lo ha detto il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, nella conferenza stampa a Palazzo Chigi. "Nel caso specifico - ha aggiunto - credo di poter dire che la presidenza del Consiglio, il ministero dello Sviluppo e quello del Lavoro hanno agito in piena armonia e condivisione dei tempi e dei modi, per cui il risultato finale è merito di tutti quelli che hanno contribuito".
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