giovedì 19 luglio 2018
Interessa più di un milione di addetti. Previsti aumenti salariali e anche un protocollo imprese-sindacati per il rilancio del settore
Raggiunto l'accordo per il rinnovo del contratto
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È stato raggiunto l'accordo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale dell'edilizia che interessa più di un milione di addetti. L'accordo, sottoscritto dai sindacati di categoria FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil con Ance e Coop, prevede aumenti salariali e anche un protocollo imprese-sindacati per il rilancio del settore, l'istituzione di un Fondo sanitario nazionale per i lavoratori dell'edilizia, incentivi mirati a promuovere l'occupazione giovanile e le nuove assunzioni e a sostenere i prepensionamenti.

Nel dettaglio, spiegano le sigle sindacali in una nota, per i salari è previsto un aumento a parametro 100 (operaio comune) di 55 euro (71,50 operaio specializzato), l'aumento di altri 2 euro (a parametro 100, che diventano 2,6 per operaio terzo livello) del contributo collettivo obbligatorio per la Previdenza complementare (Prevedi), un aumento totalmente a carico delle imprese delle
aliquote per sanità integrativa (0,35% sulla massa salari) e di quelle per il Fondo Prepensionamento (+0,10%, arrivando allo
0,20).

Previsto anche un versamento di 0,10 per la costituzione di un Fondo per incentivare l'occupazione giovanile. Salvaguardato infine il secondo livello di contrattazione territoriale individuando nel primo luglio 2019 la data per la ripartenza delle trattative di secondo livello. La scadenza del contratto è fissata al 30 settembre 2020. I sindacati sottolineano il potenziamento del Fondo nazionale per il
ricambio generazionale, "per favorire il raggiungimento del pensionamento anticipato agli edili che abbiano i requisiti soggettivi e l'istituzione di un Fondo per incentivare l'occupazione giovanile «per qualificare di più il settore».

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