venerdì 24 luglio 2020
La stima dell'Ance (Associazione costruttori edili) è di 21 miliardi di euro per l’economia del Paese fra luglio 2020 e dicembre 2021
Previsti più occupati con Sisma ed Ecobonus

Previsti più occupati con Sisma ed Ecobonus - Archivio

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«Il super Ecobonus potrà portare, fra i suoi benefici, a una considerevole ricaduta occupazionale nel settore dell’edilizia». Così l’architetto Nicoletta Gandolfi, della commissione Ambiente dell’Ordine degli architetti di Bologna, commenta gli effetti del provvedimento che, secondo i dati dell’Associazione nazionale costruttori edili (Ance), saranno notevoli in termini di posti di lavoro. La stima di maggio è di 21 miliardi di euro per l’economia del Paese con 100mila occupati e sei miliardi è il valore dei lavori che, in base a Eco e Sismabonus, saranno realizzati nel settore edile fra luglio 2020 e dicembre 2021. Questo porterebbe a un aumento del Pil che dall’1,1% del 2019 potrebbe passare addirittura all’1,3% nel 2020.

«La misura del governo è volta a favorire gli interventi green in ogni settore allo scopo di promuovere lo sviluppo sostenibile e migliorare l’efficientamento energetico – spiega Gandolfi – e rappresenta, al contempo, un'opportunità per tutti coloro che hanno bisogno di ristrutturare le proprie abitazioni. Il provvedimento è esteso anche alle seconde case e questo è molto importante per noi italiani che, a livello europeo, siamo fra i maggiori proprietari di immobili. Quindi, dopo una opportuna valutazione da parte di un tecnico qualificato, si possono pianificare i lavori che devono essere eseguiti entro il 31 dicembre del prossimo anno. Per poter usufruire dell’Ecobonus, è necessario migliorare energeticamente l’edificio e ciò si può realizzare per esempio effettuando l’isolamento termico delle superfici (che rende le case più calde d’inverno e più fresche d’estate) o cambiando le caldaie, anche abbinate per esempio all’istallazione di pannelli fotovoltaici. Gli edifici alla fine varranno di più e avremo quindi una riqualificazione del nostro patrimonio immobiliare, necessaria, direi, visto che la maggior parte delle case italiane sono datate. Parallelamente a queste misure si auspica anche una semplificazione burocratica.

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