sabato 25 marzo 2017
Sceneggiatori, concept designer, background artist, storyboardisti, character designers. Attivati master e corsi di formazione. Iscrizioni entro il 15 aprile. A Milano nasce un Distretto
Ecco le professioni dell'animazione e dell'audiovisivo
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Con lo sviluppo delle tecnologie digitali, anche il settore dell'animazione e dell'audiovisivo punta all'innovazione ed è alla continua ricerca di figure specializzate. Mentre a Milano nasce un progetto per creare il Maad, un Distretto nazionale animazione e audiovisivo che punta alla valorizzazione e al consolidamento del comparto partendo dalla professionalizzazione dei giovani talenti italiani. L'iniziativa è promossa da Cariplo Factory, Asseprim, Animation Italia con la partnership di Fastweb Digital Academy e Iulm e ha il sostegno di Fondazione Cariplo e Confcommercio Lombardia. Tanto che sono stati attivati master e corsi di formazione con l'obiettivo di fornire quelle professionalità di cui le imprese hanno bisogno.

Il comparto dell’animazione nel suo complesso ha un valore che supera i 200 miliardi di dollari a livello mondiale. In Italia lavorano circa 80 aziende con circa 3mila addetti e un fatturato annuo di oltre 100 milioni di euro. Sono presenti attualmente 22 canali tematici di animazione in Italia. Tuttavia, solo l'11% della programmazione è di produzione Italiana. Si pensi che la Francia vanta una produzione nazionale che copre il 42% dell’offerta. Il principale partner di mercato è la Rai con un budget annuo di 15 milioni che, suddiviso su vari singoli progetti, determina un investimento che copre il 20/25% del budget di produzione di ciascuno di essi. Questo genera da parte dei produttori la ricerca di partner stranieri che, agevolati fiscamente e sul piano degli incentivi (restando in Francia, esiste il Cnc che eroga fondi statali per la produzione locale), acquisiscono diritti e lavorazioni, non permettendo che l’occupazione creativa in Italia cresca con committenze a cascata.


«Innanzitutto - spiega Giorgio Scorza, presidente di Animation Italia - diciamo che questi numeri devono tener conto di una certa frammentazione in piccole realtà e soprattutto di un mercato internazionale nei confronti del quale, in particolare i produttori italiani di serie e lungometraggi, sono circa un quarto del totale delle aziende nel novero di quelle italiane. Questo dato ci dice che molte sono le attività che si basano su altro rispetto alla classica produzione, cioè su committenze che esplorano settori laterali dell’animazione in senso stretto, come app, gaming, realtà aumentata e che lavorano nei commercial o in comunicazione istituzionale. Animazione è ormai un concetto ampio e articolato che muove competenze e genera dialoghi tra le arti e discipline con una grande connessione col mercato. Il tema della visibilità e dell’emersione dell’estensione del settore è importante e cruciale. Fare massa critica sulla presenza capillare di aziende che lavorano tutte le fasi dall'ideazione fino alle licenze (cioè lo sfruttamento dei diritti derivati tramite merchandising), passando per tutte le attività connesse alla creatività (scrittura) e alla post produzione, è un tema rilevante per aiutare anche “dal basso” a creare consapevolezza. Parliamo di un settore che vuole darsi una base industriale ma che non trova (ancora) sufficienti riscontri nelle istituzioni».

«Cariplo Factory, società strumentale della Fondazione Cariplo - sottolinea Renato Cerioli, presidente di Cariplo Factory - nasce nel 2016 con l’obiettivo di creare un grande polo di Open Innovation focalizzato sul digitale e sulla contaminazione di competenze ed esperienze nel mondo dell’innovazione sociale, culturale e digitale. Posizionata nel distretto Tortona, uno dei quartieri più dinamici di Milano, Cariplo Factory promuove iniziative in grado di offrire ai giovani nuove e qualificate opportunità di lavoro. Le prospettive economiche, e a cascata anche quelle occupazionali, sono decisamente interessanti. In Maad abbiamo individuato un progetto ad altissimo potenziale e vogliamo valorizzare l’industria creativa italiana investendo nel comparto digitale dell’animazione e dell’audiovisivo».

Tra i profili più richiesti quelli della pre-produzione e della creatività: sceneggiatori, concept designer, background artist, storyboardisti, character designer. Lo scopo del Maad è proprio quello di formarli e inserirli nelle imprese di animazione e audiovisive.

«Come sempre quando si parla di lavori creativi - continua Scorza - serve essere prima di tutto degli “storytellers" nati. Avere da comunicare qualcosa agli altri. Ma ovviamente non basta. Serve una formazione a un mestiere con tante connotazioni artigianali e che miri all’eccellenza. Il senso di Maad sta proprio nel "distretto" che connetta diversi livelli di formazione matchando con la finalità dell'inserimento nel mercato. A fronte dei tre corsi che organizziamo in Storyboard, Sceneggiatura e Managing del video game, il polo sta facendo da centro di raccolta di iniziative da parte di accademie e atenei che possano offrire tramite corsi, master e workshop una formazione verticale e a lunga scadenza per futuri professionisti».

L'Università Iulm di Milano ha sposato l’idea di un master di 200 ore che includerà un viaggio all’estero presso importanti studi di riferimento nel settore. Ied, Naba Scuola di cinema e accademia di Brera o Csc di Torino sempre di più offrono specializzazioni nell’animazione. «Maad - continua il presidente di Animation Italia - può porsi come cassa di risonanza, ma anche bacino di raccolta dei professionisti da connettere con l’impresa. Ecco perché i tre corsi avranno la presenza di docenti in gran parte stranieri, formati su standard internazionali che saranno sia dei professori di primo livello sia delle connessioni dirette col mercato del lavoro».


I corsi saranno brevi e mirati, con lezioni il venerdì e il sabato per permettere l’accesso a giovani professionisti e tutti coloro che (sulla base dei singoli requisiti richiesti) chiedono un aggiornamento delle proprie competenze. I corsi intendono dare un concreto e futuribile supporto alla creatività italiana, lavorando su quello che le imprese cercano. Per esempio, al termine del corso di sceneggiatura, gli studenti presenteranno i loro elaborati a una commissione composta da responsabili editoriali, palinsesto e acquisti dei principali operatori del mercato italiano. Un banco di prova altamente suggestivo e immerso nel “mondo reale” che permetta di intersecare formazione e lavoro.

Termine iscrizione corsi: 15 aprile.
Per iscriversi e per info: https://www.fastwebdigital.academy/iniziative-speciali/.

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