sabato 21 gennaio 2012
​Altre 5 mila farmacie, nuove licenze per i tassisti, sì allo scorporo della rete del gas dall'operatore dominante: tutte le novità contenute nel decreto.
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Ci sono diverse conferme: l’aumento del numero delle farmacie, dei notai e, forse, dei taxi; c’è l’addio forzato dell’Eni a Snam Rete gas e quello dei professionisti alle tariffe minime; mentre nasce il conto corrente a basso prezzo e la polizza auto con l’obbligo di diversi preventivi. Ma c’è anche qualche sorpresa e qualche retromarcia: così è in forse l’estensione della class action, saltano le rate variabili per i rimborsi al Fisco, e scompare per ora la separazione della rete ferroviaria dalle Fs, così come l’arrivo dei farmaci di fasca C anche sugli scaffali delle parafarmacie. Spuntano poi misure per favorire l’aggregazione tra le aziende che operano nei servizi pubblici locali.Il decreto "cresci-Italia", come Monti ha battezzato il provvedimento sulle liberalizzazioni, è rimasto incerto fino all’ultimo minuto. Almeno nei dettagli, che in questi casi sono decisivi. Nei giorni scorsi e anche ieri durante le otto ore del Consiglio dei ministri-fiume, ipotesi e indiscrezioni si sono accavallate, le bozze del provvedimento moltiplicate. Con una serie di piccoli colpi di scena che di volta in volta sembravano spostare gli equilibri tra "vincitori e vinti" della partita sull’apertura dei mercati. Alla fine, dalla conferenza stampa del presidente del Consiglio e dei ministri emerge un provvedimento dallo spettro amplissimo, che ha l’ambizione di incidere in tutti i settori economici. Ma i provvedimenti che avranno effetto certo e rapido sono circoscritti, altri dovranno invece attendere successivi interventi. Mentre alcune novità risultano dimezzate rispetto alle prime indiscrezioni.
 
Farmacie. È uno dei settori che subiranno un cambiamento certo. Scatta infatti la liberalizzazione degli orari e dei turni di apertura e viene data libertà agli esercizi di effettuare sconti su tutti i prodotti non rimborsati dallo Stato. Ma soprattutto viene incrementato considerevolmente il numero delle farmacie sul territorio. Oggi sono circa 18mila e ne saranno aperte per concorso altre 5mila e più, tenuto anche conto che i Comuni potranno concedere aperture supplementari in aeroporti, stazioni, centri commerciali, aree di servizio. Il decreto prevede poteri sostitutivi del governo se le Regioni non rispetteranno il programma di ampliamento della pianta organica. C’è poi una corsia preferenziale per i farmaci generici, che i medici dovranno sempre indicare nelle ricette, allo scopo di ridurre i costi. Deluse invece le attese dei parafarmacisti: non potranno vendere anche i medicinali di Fascia C, quelli con ricetta ma a carico del paziente.
 
Taxi. Al di là delle reazioni che avranno gli autisti, sul provvedimento c’è stata una parziale retromarcia del governo. Il mondo dei taxi resterà infatti appannaggio di detentori di una sola licenza, senza la possibilità di creare imprese con più auto, come previsto inizialmente. «Abbiamo convenuto con i tassisti che consentire una concentrazione di licenze in mano ad un singolo soggetto potrebbe portare a una situazione di dominanza», ha spiegato il sottosegretario alla Presidenza Antonio Catricalà. Il numero delle licenze dovrebbe però aumentare e a deciderlo sarà la nuova autorità dei trasporti e non più i Comuni (passaggio osteggiato da tutte le sigle degli autisti) che dovrà regolare anche la concessione dell’extraterritorialità, cioè la possibilità per i taxi di operare fuori dal proprio comune.
Imprese, stop ai vincoli. Il ministro Severino ha annunciato l’istituzione del Tribunale per le Imprese. La norma prevede che le sezioni specializzate in materia di proprietà industriale e intellettuale diventino «sezioni specializzate in materia di impresa», allo scopo di velocizzare i processi dando più certezze alle attività economiche. Inoltre vengono aboliti tutti i vincoli che limitano l’apertura di nuove aziende.
Società semplificate per i giovani. Viene istituita la Ssrl, ovvero la Società semplificata a responsabilità limitata. Potrà essere creata solo da chi ha meno di 35 anni. Basterà un euro di capitale e non sarà necessario l’intervento del notaio per la sua apertura.
 
Professioni e notai. Nel mondo professionale vengono abolite tutte le tariffe: piena libertà quindi di concordare anche al ribasso i prezzi con il cliente, una facoltà finora bloccata dagli ordini. Per quanto riguarda i notai, è confermato l’aumento del loro numero. Saranno 500 in più. Ma nelle bozze circolate si era parlato di 1500.
 
Banche e assicurazioni. Chi contrae un mutuo e deve stipulare un’assicurazione sulla vita d’ora in poi dovrà poter scegliere tra almeno due differenti compagnie: sarà la banca erogatrice del mutuo a presentare i preventivi. Ma nel mondo del credito ci sono anche altre novità. Viene previsto un conto corrente di base per calmierare i prezzi mentre la legge regolerà anche le commissioni sui prelievi Bancomat.
 
Polizze auto. Anche in questo caso il cliente che si rivolge a un intermediario ha diritto ad avere più preventivi di polizza, almeno tre. Inoltre le compagnie devono prevedere sconti se il cliente accetta la "scatola nera" per rilevare i dati sull’auto, o altri vincoli. Un altra misura punta a eliminare il fenomeno dei contrassegni fasulli Rc auto. Si prevede la sostituzione nel giro di 6 mesi degli attuali contrassegni cartacei, con sistemi a lettura elettronica o telematici. Questo permetterà anche una vigilanza attraverso foto e telecamere (ai caselli o ai varchi d’accesso limitato).
Benzina. Vengono limitati i contratti di esclusiva tra i gestori e le compagnie: una parte dei benzinai (quelli proprietari degli impianti) potranno così approvvigiornarsi dei carburanti dove preferiscono. I gestori avranno poi la possibilità per i distributori di vendere anche prodotti non-oil, mentre vengono aboliti i limiti per i self-service extraurbani. E saltato invece l’obbligo per le compagnie petrolifere, contenuto nelle prime bozze, di cedere parte dei loro impianti.
 
Energia e trasporti. Snam, la società proprietaria della rete del gas sarà separata dalla controllante Eni, che è il maggior operatore italiano. In questo modo si dovrebbe creare una maggiore concorrenza tra le imprese di distribuzione del gas (la principale fonte energetica nazionale) con un effetto benefico sui prezzi. La stessa cosa non accadrà almeno per ora nel campo delle ferrovie. L’ipotesi di scorporare la rete di Rfi dalle Fs è saltata. Sarà eventualmente la nuova costituenda Authority sui Trasporti a riaprire il caso. La stesa autorità regolerà anche il settore autostradale.Class Action. Bisognerà leggere il testo definito per capire le effettive novità a difesa dei consumatori. L’articolo della bozza che prevedeva l’estensione del campo di applicazione delle class action sembrava saltato. Ma Catricalà ha annunciato che «è stato tolto qualche granello di sabbia dal meccanismo» che rende difficile la tutela dei consumatori.
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