venerdì 11 ottobre 2019
Evitare caratteri diversi, ma anche tabelle, immagini e grafici che possono confondere i software. È necessario identificare le parole chiave contenute nell’annuncio e riproporle uguali
Ecco come scrivere un cv a prova di algoritmi e intelligenza artificiale
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La tecnologia ha modificato radicalmente anche il mondo della selezione. Grazie all’intelligenza artificiale, infatti, tutto il processo può diventare ancora più efficiente, soprattutto dal punto di vista del tempo richiesto per lo screening dei cv necessario per trovare candidati che abbiano le giuste competenze per ciascuna offerta.

«La tecnologia – dichiara Francesca Contardi, managing Ddirector di Easyhunters – è utilissima per gestire gli aspetti meno strategici del processo di selezione, come per esempio l’ottimizzazione della ricerca dei candidati attraverso specifiche parole chiave, l’estrapolazione dei cv o la ricerca delle informazioni online, ma naturalmente non potrà mai sostituire la componente umana che rimane fondamentale. Anche per i candidati può essere un valido alleato nella ricerca del lavoro, ma è indispensabile che i cv e i profili online, Linkedin soprattutto, abbiano determinate caratteristiche».

Formattazione del cv a prova di software. Evitare, all’interno del cv, caratteri diversi, ma anche tabelle, immagini e grafici che possono confondere i software e far sì che la candidatura non venga presa in considerazione. Optare per un formato standard.

Scelta delle parole chiave più appropriate. Nel cv e nei profili social non deve mai mancare la sezione dedicata alle competenze professionali che, ovviamente, devono essere in linea con l’offerta a cui ci si sta candidando. È necessario identificare le parole chiave contenute nell’annuncio e riproporle uguali, per quando possibile, nella candidatura. Meglio evitare descrizioni troppo fantasiose o creative.

Ottimizzazione del profilo Linkedin. Lasciare vuota la parte introduttiva del proprio profilo LinkedIn non è affatto una buona idea. Anche in questo caso, la scelta delle parole chiave è determinante ed è consigliabile non uscire dagli schemi. Allo stesso modo, è molto importante usare job title standard che possano aiutare ad essere rintracciati dai software. Se si vuole capire come funzionano gli algoritmi, si può provare a fare qualche ricerca con il proprio job title e vedere se escono degli annunci in linea e dove. Può capitare, qualche volta, che vadano bene all’estero e in Italia funzionino meno.



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