lunedì 17 febbraio 2014
Un progetto per risolvere la circolazione caotica sulle strade del ricco Emirato: consentire la possibilità di possedere un'automobile in base al livello del salario. O, in alternativa, alzare il prezzo della benzina.
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Una delle economie più floride del mondo, quella dell'emirato del Dubai, potrebbe introdurre una limitazione al possesso di automobili per arginare il problema degli intasamenti sulla ridotta viabilità del Paese. Ma l'aspetto più incredibile dei provvedimenti che le autorità si appresterebbero a prendere è che il divieto di circolazione riguarderebbe - secondo quanto riporta il sito thenational.ae - solo la fascia della popolazione a basso reddito. 
 
Questo progetto punta a ridurre il numero di veicoli privati sulle strade, per "spostare" gli utilizzatori sulla rete dei bus (120 milioni di persone trasportate ogni mese), sui tram e sulla nuova rete della metropolitana che sarà lunga 70 km con 44 fermate. Oggi Dubai City, con i suoi 1,44 milioni di residenti, è la metropoli più congestionata del Medio Oriene e gli ingorghi - che obbligano a restare una media di 105 minuti al giorno in auto - costano alla collettività 4,6 miliardi di rial (910 milioni di euro)  cioè il 3,15% del prodotto interno lordo del Paese. 
 
La percentuale delle auto registrate a Dubai City è di 541 vetture ogni 1.000 abitanti, ben oltre a New York (444), Londra (345) e Singapore (111). Se il trend della crescita del parco circolante dovesse proseguire con l'attuale ritmo, nel 2020 circolerebbero nel Dubai 5,3 milioni di auto."Ognuno qui può vivere lussuosamente - ha dichiarato Hussain Lootah, direttore generale della municipalità di Dubai - ma la capacità delle nostre strade non può supportare tutte queste automobili senza una regolarne per legge il possesso". Lootah ed altri dirigenti del Dubai stanno esaminando diverse opzioni per risolvere questo problema ma quella di agganciare la libertà di possedere un'auto al salario è quella che sta guadagnando più consensi. 
 
Altre "manovre" per limitare l'uso della mobilità privata nel Dubai potrebbero essere un incremento del prezzo dei carburanti, un forte ritocco del costo dei parcheggi (30 volte più a buon mercato rispetto alla Germania) e delle assicurazione e perfino una serie di incentivi per il carpooling. Parlando ad un recente forum ad Amburgo, in Germania, Hussain Lootah ha detto che il Dubai guarda con grande interesse alle auto verdi e a quelle elettriche per il futuro del Paese, ma che "il problema più importante è quello del numero delle auto in circolazione".
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