venerdì 3 settembre 2010
Secondo il presidente della Banca d'Italia ci sono «maggiori probabilità che questa ripresa non ci abbandoni». Ma restano presenti alcuni elementi di rischio, legati soprattutto alla fragilità dei mercati finanziari.
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La ripresa mondiale «resterà con noi» e quella europea, che vede un divario fra il Nord e il Sud e del Vecchio Continente, si sta diffondendo anche fra i paesi meno veloci a ripartire. Lo ha detto il governatore della Banca d'Italia e presidente del Financial Stability Board Mario Draghi.Secondo Draghi  «ci sono maggiori probabilità che questa ripresa non ci abbandoni». E per l'Europa - dove «la crescita è più marcata al Nord che al Sud» - l'impressione è di una ripresa «con basi più ampie e consegnali positivi sia sul fronte de consumi che degli investimenti».Alcuni rischi - ha spiegato tuttavia Draghi che in Corea del Sud partecipa ad una conferenza organizzata dal Financial Stability Forum - restano in piedi. Gli elementi di rischiosità sono legati soprattutto alla rimozione delle misure di stimolo economico e alla fragilità dei mercati finanziari. La crescita, in particolare, è sostenuta soprattutto dal commercio mondiale e per l'Europa l'export è un elemento trainante. «Ci sono ancora mercati fragili», ha proseguito il governatore, ma sul fronte europeo un elemento positivo è dato dalla bassa inflazione, «le cui aspettative sono ancorate al livello più basso degli ultimi cinque anni».
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