martedì 25 giugno 2013
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"Noi vediamo segnali di stabilizzazione nell'umore, anche se l'incertezza rimane". Lo ha detto il presidente Bce Mario Draghi a Berlino. "E noi ci aspettiamo che lo stimolo monetario e i miglioramenti sui mercati finanziari supporteranno una ripresa più tardi durante l'anno".

 "La Bce non agirà per comprimere gli spread artificialmente". Lo ha detto Draghi, intervenendo alla giornata del Consiglio economico della Cdu all'hotel Intercontinental. "Al contrario pensiamo che gli spread debbano riflettere naturalmente la posizione fiscale degli Stati sovrani e le prospettive economiche", ha aggiunto.L'abbandono da parte della Banca centrale europea dell'attuale orientamento di politica monetaria accomodante è ancora lontano, perché l'inflazione resta bassa, mentre la disoccupazione è elevata. "In termini di politica monetaria, la stabilità dei prezzi è garantita, e le prospettive generali per l'economia legittimano ancora un orientamento accomodante, il cui abbandono, comunque, è molto distante, dal momento che l'inflazione è bassa e la disoccupazione elevata", ha affermato il numero uno di Francoforte.I commenti di Draghi segnalano come la Banca centrale europea non sia ancora pronta a seguire l'esempio della Federal Reserve, primo dei principali istituti centrali a prefigurare un programma di uscita dalle misure ultra-espansive.
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