venerdì 15 febbraio 2013
​Il presidente della bce sulla "guerra delle valute":  tassi di cambio non sono obiettivo politico ma sono importanti per la crescita e la stabilità dei prezzi 
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«Le condizioni nel settore bancario e sui mercati sono migliorate significativamente dall'estate scorsa». Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, nel suo intervento al G20 a Mosca, avvertendo, però "che bisogna rimanere prudenti e continuare con le riforme in modo da evitare improvvisi cambiamenti di umore sui mercati". "Crediamo che il primo fattore di crescita nell'eurozona siano le riforme strutturali e l'aumento della domanda che arriva dal settore privato», ha poi sottolienatp Draghi, secondo il quale bisogna "trovare la strada" peravere "più credito per l'economia reale, creando lavoro e producendo crescita", "non si può creare crescitagonfiando i bilanci e questo anche per ragioni di equità sociale". Draghi ha così commetato invece i dati europei sulla crescita: "I dati erano più negativi di quelli che ci aspettavamo ma c'è una situazione di crescente stabilizzazione dell'attività economica e segnali di fiducia, anche se a basso a livello, come ad esempio la discesa degli spread e della volatilità". "L'indipendenza delle banche centrale è importante, è un pilastro fondamentale del nostro lavoro": è il "messaggio" che ha voluto lanciare il presidente della banca centrale europea a proposito di una seriedi seminari sul ruolo delle banche centrali.

 

Commentando lacosiddetta "guerra delle valute", Draghi ha detto che i "tassi di cambio non sono un obiettivo politico ma sono importanti per la crescita e la stabilità dei prezzi". "In ogni caso monitoreremo la situazione - ha aggiunto - tutto questo chiacchiericcio è infruttuoso,autolesionista e inappropriato"

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