giovedì 12 maggio 2016
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È in corso in questo mese una complessa rielaborazione degli importi delle pensioni Inps in carico alle gestioni pubbliche. Insieme alle migliaia di ex dipendenti da una pubblica amministrazione, ora in pensione, sono coinvolti anche i docenti di religione, laici ed ecclesiastici, ed i cappellani già in ruolo presso le forze armate, le forze di polizia, gli ospedali ed altre strutture sanitarie pubbliche. I relativi assegni, ora oggetto della rielaborazione del calcolo, sono quelli già liquidati dal 2 gennaio 2012 (data di partenza della riforma Fornero) in poi, e che siano stati calcolati con una prima quota secondo il sistema retributivo e con una seconda quota secondo il sistema contributivo ma questo sui soli versamenti successivi all’anno 2011. Sono escluse dal ricalcolo le pensioni in totalizzazione ed i trattamenti per inabilità. L’Inps è stato obbligato a questa operazione dalla legge di stabilità dello scorso anno che, per evitare eventuali privilegi conseguenti alla riforma ed anche per contenere la spesa pubblica, ha disposto per questa fascia di pensioni un doppio calcolo sin dalla decorrenza originaria dell’assegno: a) secondo le regole della riforma, che ha introdotto una quota 'contributiva' su tutte le pensioni, b) secondo le regole anteriori e quindi con il calcolo su tutte le retribuzioni, eventualmente anche oltre 40 anni di versamenti e comprese maggiorazioni legate al servizio. Dal confronto fra i due conteggi viene posto in pagamento l’importo meno favorevole. Pertanto questo doppio calcolo può confermare l’importo attualmente in pagamento oppure modificare l’importo a decorrere dal 1° gennaio 2015. Eventuali differenze a debito del pensionato vengono recuperate direttamente sulla pensione a partire dalla prossima mensilità di luglio. La ricostituzione dell’assegno opera dalla decorrenza originaria ma gli effetti economici si applicano a decorrere dal 1° gennaio 2015. Per i periodi precedenti e fino alla mensilità di dicembre 2014 resta valido il pagamento dell’importo calcolato secondo le regole della riforma. Tutti i pensionati riceveranno una comunicazione sull’esito del ricalcolo effettuato sul proprio assegno. Mobilità. Per i docenti di religione di ruolo lunedì 16 maggio è il termine ultimo per presentare domanda cartacea per mobilità territoriale e professionale per l’anno 2016/2017. Eventuali revoche sono consentite non oltre il 18 giugno 2016. Gli interessati sia al trasferimento in altra diocesi (è consentito indicare più di una diocesi) sia al transito in un ruolo diverso da quello di religione devono presentare due distinte richieste. © RIPRODUZIONE RISERVATA previdenza e clero
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