venerdì 4 maggio 2018
Martin Winterkorn è accusato di cospirazione, frode informatica e violazione del Clean Air Act
Martin Winterkorn, ex Ceo di Volkswagen

Martin Winterkorn, ex Ceo di Volkswagen

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L'ex amministratore delegato di Volkswagen Martin Winterkorn è stato accusato negli dagli Stati Uniti per lo scandalo del dieselgate. Nei suoi confronti sono state mosse le accuse di cospirazione, frode informatica e di violazione del Clean Air Act. Winterkorn si era dimesso dal suo ruolo di amministratore delegato nel settembre 2015,pochi giorni dopo che lo scandalo è emerso.

Volkswagen ammise di aver dotato 11 milioni di automobili in giro per il mondo del cosiddetto «defeat device», un software in grado di riconoscere le fasi di test attivando in tal caso i dispositivi di contenimento delle emissioni, inattivi invece durante la guida a condizioni normali.

Le vetture così equipaggiate superavano gli stringenti test di omologazione previsti negli Usa in virtù del «Clear Air Act» ma inquinavano, nella normale circolazione, molto più di quanto ammesso dalla casa automobilistica tedesca. Secondo l’accusa Winterkorn era stato informato sia sulla questione delle emissioni sia sul fatto che le autorità di regolamentazione statunitensi minacciassero di ritardare la certificazione delle auto da mettere in vendita nel 2016.

Nel gennaio 2017 la casa automobilistica si è dichiarata colpevole di false dichiarazioni per favorire il commercio di veicoli negli Stati Uniti e ostacoli alle indagini, pagando 4,3 miliardi di dollari di sanzioni. Altri due dipendenti di Volkswagen hanno ammesso le proprie responsabilità nella vicenda, mentre cinque dirigenti sono stati incriminati negli Usa ma rimangono in Germania, evitando in questo modo l’arresto.

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