lunedì 21 maggio 2018
I trend demografici dettano un cambiamento radicale nelle abitudini di vita degli italiani
Mercato immobiliare in ripresa, ma l'affitto guadagna terreno
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La terza età, il fenomeno dell'immigrazione nonchè i giovani stanno spostando una parte sempre più crescente di domanda del mercato residenziale verso l'affitto. Mercato atteso da sfide notevoli, tra una crescente richiesta di flessibilità dimensionale, la mancata risalita dei prezzi e i lenti mutamenti demografici. Negli ultimi quattro anni il numero delle compravendite ha registrato una crescita del 35%. Numeri ancora lontani dal 2003 anno irripetibile con quasi un milione di compravendite determinate comunque da circostanze particolari (robusta crescita, passaggio alla moneta unica etc). Nonostante comunque la continua crescita delle compravendite i prezzi delle abitazioni rimangono piuttosto stabili, con il nuovo che non riesce a compensare la sofferenza dell'usato. Ma gli indicatori economici non sono sufficienti a spiegare i fenomeni in atto tra cui risalta il mutamento demografico. Infatti a partire dagli anni 90 la crescita del numero di nuclei composti da almeno due persone si è ridotta andando addirittura in negativo dal 2010.

Le cause? Sicuramente scarsa natalità, invecchiamento progressivo della popolazione, immigrazione. Con il risultato che l'attitudine di spesa propende di più verso l'affitto piuttosto che verso la compravendita. Il modello classico urbanistico includerà sempre più la locazione in ultima battuta (urbanizzazione-costruzione-vendita). Ciò renderà più rigida la struttura di finanziamento; servirà cioè una nuova sostenibilità finanziaria. Chi saranno quindi i soggetti meno orientati all'acquisto? Sicuramente chi appartiene alla fascia della cosiddetta terza età o gli immigrati nel lungo periodo potrebbero accrescere il proprio peso di affitto. I single e le coppie invece, in una prima fase potrebbero optare per l'affitto; fenomeno destinato poi a sostanziarsi in un trend di acquisto. Sicuramente il futuro sviluppo del settore comporterà maggiori analisi di tendenze, gusti e propensioni. Così come fondamentali saranno i fenomeni della riqualificazione del patrimonio immobiliare e dello sviluppo ambientale.

Nel 2018 sono comunque attivi diversi strumenti finanziari o agevolazioni per sostenere l'acquisto della prima casa da parte delle fasce deboli (giovani, persone con lavori precari o disoccupati) Primo fra tutti il Fondo dell'Economia con garanzia statale che rilascia garanzia a copertura di un massimo del 50% della quota capitale per mutui sino a 250.000 euro. Inoltre per le famiglie in difficoltà nel pagare il mutuo è attivo il fondo di solidarietà per i mutui per l'acquisto della prima casa: per situazioni speciali quali la perdita del posto di lavoro o un'invalidità si può chiedere la sospensione delle rate.

*Funzionario di banca, area Corporate

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