giovedì 15 settembre 2016
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Un progetto tutto italiano che guarda al turismo che si estende su un'area che va da Venezia a Ravenna lungoil Delta del Po, con un investimento di 65 milioni di euro in un biennio solo nella struttura e con un fatturato annuo stimato di circa 50 milioni. Si prevede l'assunzione di 300-350 dipendenti diretti nella prima fase che a regime diventeranno 500 oltre l'indotto sul territorio (hotel, ristoranti, mezzi di trasporto,guide turistiche e altro). Progetto che ha già ricevuto la certificazione ufficiale cinese, Welcome Chinese, il prestigioso riconoscimento del governo di Pechino che permette alle sole strutture così certificate di entrare nel mercato cinese in modo diretto attraverso il sostegno della China Tourism Academy che ne supporta il programma e offre particolari benefit di accredito pressoi più importanti tour operator cinesi. Nasce quindi in Italia il primo hub per il retailtainment che ha come centro il Delta del Po,una delle aree più suggestive e meno sfruttate turisticamente del Belpaese. Si tratta del progetto Delta Po, presentato a Roma presso la sede della Stampa Estera. Alla conferenza stampa hannopartecipato Jianda Zhang, consigliere culturale dell'ambasciata cinese in Italia; Bruno Contini, amministratore unico Occhiobello Outlet Village; Gianluca Gerosa, direttore Marketing e SviluppoDelta Po; Jacopo Sertoli, ceo Welcome Chinese. Per l'Italia il turismo oggi vale il 10,1% del Pil e può contare su oltre il 12% dei posti di lavoro, ma mentre fino al 1970 la destinazione Italia era al primo posto, negli anni è scesa al quinto ed è addirittura al settimo nelle preferenza dei cinesi, superata da Stati Uniti, Francia, Germania, Russia, Svizzera e Austria. Eppure il turismo oltreconfine dei cinesi sta attraversando un vero e proprio boom, in 120 milioni si sono recati all'estero nel 2015 e si stima che saranno 130 milioninel 2016 con una spesa di 215 miliardi di dollari (fonte China Tourism Academy).In Italia il turista cinese ha speso nel 2015 in media 3.555 euro (viaggio escluso) e circa un terzodi questa spesa, 944 euro, l'ha destinata allo shopping (fonte Global Blue). Questa nuova destinazione turistica-produttiva è una meta per un turismo slow e a forte impronta familiare.L'insediamento Delta Po Family Destination Outlet però non solo vuole intercettare il turismo cinese, è proiettato anche verso Paesi europei come Francia, Regno Unito, Austria, Russia, Ungheria, Repubblica Ceca, Croazia e Slovenia, avendo a disposizione un territorio praticamente sconosciuto per i grandi tour operator internazionali. "Delta Po è un nuovo e importante progetto turistico che avvicina ancora di più la Cina all'Italia, grazie alla certificazione - ha detto Jianda Zhang, consigliere culturale dell'ambasciata cinese in Italia -. Una nuova finestra da cui i turisti cinesi possono ammirare le bellezze del territorio italiano. La cooperazione sino-italiana nel settore del turismo, che è lo strumento migliore perconoscere la storia e cultura di un popolo, è alla base della collaborazione e sviluppo in tutti gli altri settori". Per Gianluca Gerosa, direttore Marketing e Sviluppo Delta Po, "grazie ad una nuova consapevolezza turistica e alla ricerca di proposte uniche e irripetibili, Delta Po promuove, sia suscala nazionale che internazionale, un progetto coordinato e integrato in grado di coniugare gli interessi pubblici e privati degli operatori di questa area (consorzi turistici, strutture ricettive, parchi nazionali, prodotti di eccellenza, attività turistiche e di intrattenimento) per la realizzazione di un unico grande disegno che dovrà portare in questo straordinario lembo di Italia nuovi e importanti flussi di viaggiatori capaci di attirare interessi e investimenti in grado di generare un ulteriore sviluppo". E Jacopo Sertoli, ceo Welcome Chinese, dice "possiamo ipotizzare di aumentare almeno di un giorno la permanenza media dei turisti cinesi in Italia che attualmente non supera il giorno e mezzo, con il conseguente sensibile aumento delle entrate annuali. L'Italia è una delle destinazioni preferite dai viaggiatori cinesi e i dati ci mostrano un turismo verso l'Italia in forte crescita soprattutto verso le destinazioni e le strutture certificate Welcome Chinese, le uniche in grado di soddisfare le esigenze del turista cinese. La certificazione quindi crea beneficio nonsolo alle singole organizzazioni che la ricevono, ma diventa un potente strumento di marketing ad alto Roi anche per gli enti e le istituzioni nazionali, impegnati nella promozione della destinazione Italia nel mercato cinese".
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