lunedì 16 luglio 2012
​Nuovo massimo storico per il debito pubblico italiano a maggio. Al contempo però dalla bilancia commerciale, nello stesso mese, arrivano notizie positive: si registra un avanzo di un miliardo grazie alla fiammata delle esportazioni.
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Nuovo massimo storico per il debito pubblico italiano a maggio. Al contempo però dalla bilancia commerciale, nello stesso mese, arrivano notizie positive: si registra un avanzo di un miliardo grazie alla fiammata delle esportazioni.Il debito delle amministrazioni pubbliche è aumentato di 17,1 miliardi rispetto al mese precedente, raggiungendo un nuovo massimo pari a 1.966,3, attribuibile principalmente all'aumento delle disponibilità liquide detenute dal Tesoro (di 8,3 miliardi, a 35,8), al fabbisogno (6,2 miliardi), a scarti di emissione (2,3 miliardi) dovuti all'emissione di titoli sotto la pari, alle variazioni del cambio (0,2 miliardi). Lo rileva il Supplemento al Bollettino Statistico di Bankitalia dedicato alla finanza pubblica. Sempre a maggio, le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono aumentate di 1,4 miliardi (4,6%) rispetto allo stesso mese del 2011. Nei primi cinque mesi le entrate sono aumentate dell'1,1% (1,6 miliardi) rispetto al corrispondente periodo 2011, trainate dalla crescita dei proventi delle accise sulle risorse energetiche.Poi, le buone notizie che arrivano dall'Istat: a maggio il saldo commerciale dell'Italia è positivo per un miliardo di euro, con avanzi sia per i paesi Ue (+691 milioni) sia per quelli extra Ue (+316 milioni). Aumento tendenziale del valore delle esportazioni al 4,8%, spiegato dall'incremento dei valori medi unitari (+4,9%) mentre i volumi risultano sostanzialmente stazionari (-0,1%). La riduzione tendenziale del valore delle importazioni (-4,5%) è determinata dalla significativa flessione dei volumi (-8,3%), mentre i valori medi unitari registrano un incremento del 4,1%. Il deficit registrato nei primi cinque mesi è di 2,6 miliardi, in forte ridimensionamento rispetto all'anno precedente (-18,2 miliardi). L'avanzo negli scambi di prodotti non energetici è pari a +25,5 miliardi, tre volte più ampio di quello del 2011 (+7,4 miliardi). Rispetto a maggio 2011, i mercati più dinamici all'export sono Stati Uniti (+40,3%), paesi Opec (+37,1%) e Giappone (+21,2%).
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