martedì 2 luglio 2019
Nell'annoso scontro su Airbus-Boeing gli Stati Uniti allungano la lista di prodotti europei su cui rifarsi. Ci sono anche molte eccellenze del made in Italy
Il presidente americano Donald Trump nello Studio ovale (foto Ansa)

Il presidente americano Donald Trump nello Studio ovale (foto Ansa)

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A pochi giorni dalla mini-tregua firmata con Xi Jinping al G20 di Osaka, l’America di Donald Trump torna a minacciare di nuovi dazi l’Unione Europea. Il rappresentante per il Commercio americano ha pubblicato lunedì una lista di 89 prodotti europei da colpire come ritorsione per i sussidi che l’Europa ha garantito al consorzio Airbus, principale concorrente dell’americana Boeing nel settore dell’aviazione commerciale. Questi 89 prodotti valgono 4 miliardi di dollari di importazioni annue americane dall’Europa e si aggiungono a una lista di prodotti già pubblicata ad aprile, che valgono altri 21 miliardi di dollari.

Tra questi prodotti ci sono diverse eccellenze italiane, come diversi formaggi (Parmigiano Reggiano e Provolone), la pasta, i prosciutti. Tra gli altri prodotti colpiti anche il whiskey, le salsicce, le olive. Secondo una stima di Coldiretti, Trump sta minacciando più del 50% del cibo italiano e può fermare la forte crescita del settore: nel primo trimestre l’export agroalimentare nazionale negli Stati Uniti è cresciuto dell’11% rispetto a un anno fa. Nel 2018 ha segnato un aumento complessivo del 2%, raggiungendo un valore complessivo di 4,2 miliardi di dollari.

Nello specifico Coldiretti segnala che «il Parmigiano e il Grana, che vedono nell'America il secondo mercato di riferimento, dopo la Germania, valgono 149 milioni di euro di export in Usa nel 2018 con un crescita di oltre il 35% nel primo trimestre di quest'anno. Mentre il valore totale dei formaggi made in Italy negli Usa supera i 270 milioni di euro».

La lista pubblicata ieri è stata costruita dopo il dibattito che ha seguito la pubblicazione della prima lista, lo scorso aprile. Lo scontro si inserisce nella partita Airbus-Boeing, che va avanti da quindici anni all’Organizzazione mondiale del commercio (Wto). Nel maggio del 2018 la Wto ha condannato l’Ue per non avere cancellato i sussidi per due Airbus, i modelli A380 e A350, e quest’estate dovrebbe annunciare a quanto potranno ammontare le contromisure che gli Usa potranno applicare (Washington ha chiesto 11,2 miliardi di dollari). Anche l’Ue potrà muoversi contro gli Stati Uniti, dato che lo scorso 28 marzo l'organo di appello della Wto ha stabilito che pure Boeing ha ricevuto aiuti di Stato già dichiarati illegali in passato.



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