venerdì 1 aprile 2016
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ROMA Il presidente designato di Confindustria, Vincenzo Boccia, classe 1964, è salernitano. Amante della musica classica, vive a Pontecagnano (Salerno), a poca distanza dallo stabilimento di famiglia fondato dal padre Orazio, che da un passato difficile in orfanotrofio ebbe la capacità di creare una fortuna. Laureato in Economia e Commercio, sposato e con due figlie, Vincenzo – chiamato da tutti Enzo – è amministratore delegato di 'Arti Grafiche Boccia', che opera nel settore grafico da oltre 50 anni. Fin da giovane si è mosso tra presse e rotative e ha poi promosso quel cambiamento tecnologico necessario a un’azienda che conta attualmente 160 dipendenti, con un fatturato di oltre 40 milioni di euro, di cui un terzo realizzato all’estero, con uffici anche in Francia, Germania, Danimarca e Libano. E investimenti – 50 milioni di euro negli ultimi dieci anni – per un’impiantistica flessibile e all’avanguardia. Grazie all’innovazione e all’internazionalizzazione, stampa numerose riviste e giornali, anche del Nord Europa: basti pensare ai cataloghi Ikea. Oltre alle etichette della Ferrarelle e le figurine Panini. Il presidente designato si è fatto apprezzare per la sua competenza e umiltà, oltre che per uno stile 'inglese', mai sopra le righe. In Confindustria è entrato agli inizi degli anni ’80, partecipando al gruppo dei Giovani imprenditori. Nel 2000, dopo essere stato presidente dei Giovani della Campania, viene nominato vicepresidente nazionale dei Giovani. Tre anni dopo è ai vertici campani della Piccola Industria e nel 2005 vicepresidente nazionale della piccola e media impresa. Nel 2009 ha assunto la carica di presidente nazionale della Piccola Industria e, di diritto, quella di vicepresidente di Confindustria. Ieri l’ultimo balzo. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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