martedì 13 settembre 2022
È uno degli obiettivi degli interventi finanziati dal Pnrr-Piano nazionale di ripresa e resilienza. Tra i buoni esempi: sei saldatrici assunte dopo l'Academy a Vibo Valentia, il premio GammaDonna
Le sei saldatrici assunte in Calabria

Le sei saldatrici assunte in Calabria - Archivio

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Uno degli obiettivi degli interventi finanziati dal Pnrr-Piano nazionale di ripresa e resilienza è quello di sostenere l’imprenditoria femminile. Il Pnrr finanzierà prima di tutto il Fondo impresa femminile nell'ambito della Missione 5 con un importo di 200 milioni di euro destinato agli incentivi per la nascita di imprese femminili (38,8 milioni), per lo sviluppo e il consolidamento delle aziende (121,2 milioni) e 40 milioni utilizzati per le misure di accompagnamento, monitoraggio e campagne di comunicazione. In sostanza, le nuove imprese e quelle costituite da meno di 12 mesi potranno avere un contributo a fondo perduto variabile in funzione della dimensione del progetto (dal 50% all’80% delle spese ammissibili), mentre le imprese attive da più di 12 mesi potranno beneficiare sia di un contributo a fondo perduto che di un finanziamento a tasso zero (copertura fino all’80% delle spese ammissibili). Gli obiettivi della Missione 5 del Pnrr saranno realizzati anche attraverso il rifinanziamento del fondo Nito on. Si tratta di un pacchetto di agevolazioni per la nascita e lo sviluppo di micro e piccole imprese a prevalente o totale partecipazione giovanile o femminile in alcuni settori: industria, artigianato e trasformazione dei prodotti agricoli; fornitura di servizi alle imprese e alle persone; commercio di beni e servizi e turismo. L’importo complessivo delle misure è di 100 milioni e si prevedono finanziamenti agevolati, a tasso zero, della durata massima di dieci anni a cura di Invitalia. Verrà rifinanziata anche la misura Smart & Start. È riservata alle start up con progetti che abbiano un significativo contenuto tecnologico e innovativo oppure siano orientate allo sviluppo di servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale, intelligenza artificiale, blockchain e internet of thing o vogliano valorizzare economicamente i risultati del sistema della ricerca pubblica e privata. Le misure prevedono il finanziamento agevolato a cura di Invitalia, senza interessi, per un importo pari all’80% delle spese ammissibili (elevabile al 90% nel caso in cui la startup sia interamente costituita da donne e/o da giovani di età non superiore a 35 anni oltre ad un servizio di tutoraggio per le startup innovative costituite da non più di 12 mesi. Proprio per cogliere tutte le opportunità del Pnrr, Intesa Sanpaolo ha stanziato un plafond di 500 milioni di credito per promuovere e sostenere l'avvio e il rafforzamento dell'imprenditoria femminile e massimizzare il contributo delle donne allo sviluppo economico e sociale del Paese.

Buone pratiche: dall'Academy sei saldatrici assunte a Vibo Valentia
Al termine della prima edizione della Welding Academy di Baker Hughes - il programma realizzato in collaborazione con Adecco per la formazione di operatrici di produzione specializzate in saldatura - delle otto figure che hanno preso parte al progetto, sei sono state assunte con un contratto di apprendistato di secondo livello di 24 mesi, generando concrete opportunità di lavoro sul territorio vibonese e calabrese. Nello specifico, quattro ragazze saranno inserite nello stabilimento di Vibo Marina di Baker Hughes, mentre due figure – dopo aver completato il programma di formazione – faranno una nuova esperienza professionale nel sito Baker Hughes di Bari. Il programma, iniziato ad aprile 2022, era rivolto a ragazze in possesso di diploma di istruzione secondaria superiore tra i 18 e i 29 anni, ha visto l’erogazione di 240 ore di formazione in aula e di oltre 560 ore di training in azienda, dove sono state trattate diverse tematiche quali sicurezza, qualità, disegno tecnico, tecniche e processi di saldatura. Una parte della formazione è stata anche dedicata alle cosiddette soft skill, come comunicazione, informatica e un corso di lingua inglese. È stata inoltre rilasciata una certificazione di saldatura da parte di un ente accreditato.

A Roma gli Stati generali delle donne digitali​
Oltre 20 professioniste top del mondo digitale sono pronte a confrontarsi anche nel 2022 sui temi salienti del marketing. Con un parterre tutto al femminile di ceo, account executive, podcaster, strategist, social media manager, influencer, programmatrici e analiste Informatiche, il 17 settembre torna a Roma Social Women Talk, gli Stati Generali delle donne digitali. Se i lavori del futuro richiederanno competenze tecnologiche sempre maggiori, Social Women Talk vuole contribuire a superare anche in questo campo gli stereotipi di genere, fornendo a tutti le coordinate per essere sempre più protagoniste della rivoluzione digitale. L’obiettivo è provare a ridurre il divario di genere nel settore del digital marketing e degli eventi. Perché, anche se in Italia si sta provando a combattere quello lavorativo, il gap è ancora troppo alto per parlare di parità di genere. L’Italia non è ancora, purtroppo, un Paese per donne: delle cinque regioni europee con l’occupazione più bassa del Continente, quattro sono italiane. Anche i dati sulle presenze femminili in eventi internazionali, pur in crescita, sono poco confortanti. Bassissima la presenza di speaker donna in grandi manifestazioni tech, come evidenzia Ensono: nonostante la costante richiesta di un aumento di professioniste tra i relatori, alcune delle più grandi conferenze tecnologiche al mondo continuano a presentare una programmazione dominata dagli uomini e un rapporto di quattro a uno tra oratori maschili e femminili. Anche il report Bizzabo sulla Gender Diversity & Inclusion in Events conferma questa tendenza. Lo studio, che ha preso in analisi oltre 60mila relatori, abbracciando 58 Paesi in cinque Continenti, 45 settori e migliaia tra i più grandi eventi professionali del mondo, evidenzia che nel periodo 2013-2019 il 70% degli speaker è di sesso maschile.

Premio GammaDonna, ecco le magnifiche sette
Dai protocolli di comunicazione wireless sottomarina ai prodotti ad alte prestazioni per la nuova frontiera spaziale. Dall'intelligenza artificiale in simbiosi con il lavoro dei traduttori alla piattaforma di supporto psicologico on line. Dalla trasformazione degli scarti della lavorazione del riso per ricavare materiali bio per l'edilizia al commercio elettronico sostenibile che valorizza il made in Italy artigianale all'eccellenza nello stampaggio nei settori automotive e nautico. Ecco di che cosa si occupano le sette finaliste del riconoscimento di GammaDonna che dal 2004 valorizza l'iniziativa imprenditoriale femminile innovativa, con l'obiettivo di contribuire a ridurre il divario di genere in campo socio-economico attraverso esempi d'impresa virtuosi. Sette donne alla guida di imprese che operano in settori molto diversi, ma unite da una tangibile e fortissima propensione alla sostenibilità e all'innovazione: nel business e nella gestione d'impresa. Saranno Isabelle Andrieu - Translated (Roma), Martina Capriotti - Mirta (Milano), Danila De Stefano - Unobravo (Napoli), Anna Gregorio - Picosats (Trieste), Tiziana Monterisi - Ricehouse (Biella), Claudia Persico - Persico Group (Nembro - Bg), Chiara Petrioli - WSense (Roma) a contendersi - dal palco del più grande evento italiano sulla tecnologia, l'Italian Tech Week - il Premio GammaDonna per l'imprenditoria femminile innovativa venerdì 30 settembre alle 11.30. Durante la finale - alla quale sarà possibile assistere in presenza e in live streaming - saranno proclamate anche le vincitrici del Women Startup Award powered by Intesa Sanpaolo Innovation Center per la startupper più innovativa; dell'Assist Digital Award per imprenditrici che utilizzano il digitale per creare impatto positivo su persone, comunità, territori, società e ambiente; del Giuliana Bertin Communication Award, riconoscimento di Valentina Communication per l'imprenditrice distintasi nel campo della comunicazione.

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