sabato 19 novembre 2016
Gli 1,2 milioni di pasti di Mary's Meal
Dal Malawi una risposta alla fame dei più piccoli
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Mentre visitava il Malawi, durante la carestia del 2002, ha conosciuto Edward, il più grande di sei fratelli, figli di una mamma morente affetta da Aids. Gli ha chiesto quali speranze avesse nella vita e il giovane gli ha risposto che «avrebbe voluto avere abbastanza cibo per poter mangiare e poter andare a scuola un giorno». Le sue parole hanno ispirato la creazione di Mary’s Meals, uno dei più importanti movimenti contro la povertà, fondato da Magnus Mac-Farlane-Barrow, nel Paese africano. Oltre un milione e 200mila i bambini che oggi ricevono un pasto per ogni giorno di scuola nei Paesi più poveri del mondo, grazie ai programmi di alimentazione nelle scuole. L’associazione, formata per la maggior parte da volontari, ha iniziato a operare in un capannone del Nord Europa, attuale quartiere generale, e si è diffusa velocemente nel resto del mondo, operando a oggi in quattro continenti, in Paesi come Malawi, Liberia, Kenya, Zambia, Haiti, Uganda, Sud Sudan, Thailandia e India.

Magnus MacFarlane-Barrow, ritenuto uno dei 100 uomini più influenti del pianeta (secondo Time) ha ricordato: «Nel mondo 59 milioni di bambini non vanno a scuola e milioni soffrono ancora la fame. Offrire un pasto quotidiano nelle scuole e nei luoghi di istruzione dei Paesi più poveri al mondo, è l’obiettivo di Mary’s Meals. L’idea di fare qualcosa per aiutare chi soffre è nata nel 1992 in Scozia guardando le atrocità della guerra in Bosnia. Il nostro obiettivo è raccogliere donazioni per coinvolgere nella nostra attività più persone possibili. Uno degli aspetti più belli di Mary’s Meals è quando torno nei posti dove aiutiamo i bambini e loro mi dicono che senza il nostro aiuto non sarebbero mai stati in grado di andare a scuola». Mary’s Meals è nata dalla risposta a situazioni di emergenza e negli anni ha aiutato chi soffriva a causa di eventi quali il terremoto di Haiti del 2010, lo tsunami in India del 2004 e la crisi di Ebola in Liberia. Tuttavia è soprattutto impegnata a fornire un pasto ogni giorno nel luogo di istruzione perché questa attività risponde in modo immediato ai bisogni dei bambini affamati e combatte anche le cause soggiacenti alla povertà. «Nel mio caso – spiega Magnus MacFarlane-Barrow – ho solo provato a fare una piccola cosa per aiutare lanciando un appello per conto di coloro che stavano soffrendo.

Sono stato sopraffatto dalla generosa risposta a quell’appello ed ho deciso di continuare. Nessun grande piano, solo una piccola cosa alla volta, trascinato dalla bontà della gente. Ho un profondo senso di gratitudine per poter fare questo con la mia vita e provo grande rispetto per coloro che continuano a donare silenziosamente e a condividere ciò che hanno perché, senza di loro, nessuno dei nostri sforzi avrebbe valore». In fondo il costo globale medio per alimentare un bimbo per un intero anno di scuola è di appena 14,50 euro. Il fondatore di Mar’s Meals rimane sempre colpito positivamente dalla bontà della gente: «Tutte le volte sono stato sorpreso dalle persone che, in tutto il mondo, fanno cose eroiche. Nel mio libro narro di incontri, fonte di ispirazione, fatti con persone che nelle loro circostanze molto particolari facevano considerevoli atti di gentilezza e altruismo. Persino nelle situazioni più nere e disperate, queste persone mi hanno più volte donato speranza e instillato grande fiducia nell’innata bontà delle persone. Per questo ritengo sia meglio iniziare con la persona davanti a te che necessita aiuto, oppure iniziare a fare quelle piccole cose che possono migliorare le cose nella tua famiglia o nella tua comunità. Forse quei piccoli gesti di amore possono innescare la nascita di un’organizzazione o di un movimento, ma all’inizio è meglio non pensare troppo in grande. Occorre fare unicamente qualcosa di buono e cercare di farlo veramente bene.

Quindi stare a vedere cosa succede! Non abbiamo bisogno di essere riconosciuti pubblicamente o di fondare nuove organizzazioni. Ritengo che le piccole cose siano le più importanti e possano cambiare maggiormente il mondo». Magnus ha anche avviato un ciclo di appuntamenti in Italia. Alla Luiss (Libera Università Internazionale degli Studi Sociali) ha incontrato gli studenti. Molti di loro sono coinvolti in attività di volontariato grazie alla collaborazione con quindici associazioni e onlus (tra queste Fondazione il Protettorato di San Giuseppe, la Comunità di Sant’Egidio, Croce Rossa Italiana, Amnesty International e Libera). Il neo rettore della Luiss, Paola Severino, ha sottolineato come l’incontro con il fondatore di Mary’s Meals «ha l’obiettivo di coniugare etica e studio, con l’impegno a una maggiore internazionalizzazione dell’Ateneo e a una maggiore interdisciplinarità dei saperi. L’etica si lega all’Università e all’insegnamento, con l’intento di fornire agli studenti gli strumenti necessari per comprendere la realtà».

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