mercoledì 9 maggio 2018
Tutte parteciperanno alla fase finale: il 15 giugno ci sarà la premiazione delle due vincitrici, una piccola e una media impresa particolarmente virtuose
Da Intesa Sanpaolo un premio a 110 aziende che sostengono il talento
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Il tasso di attività femminile in Italia è in lieve ripresa, anche se continua a essere molto basso. Nel 2016 si fermava al 55,2%. Nel 2017 siamo arrivati al 55,9%. Peggio di noi in Europa solo Macedonia (51,7%) e Turchia (37,5%). A ben guardare la progressione è positiva: il tasso è in crescita di 4,8 punti percentuali rispetto al 2010. Se poi ci focalizziamo su chi, tra le interessate, ha un titolo di studio più alto, raggiunge l’80,8%. E pensare che secondo stime di Banca d’Italia che circolano da tempo, se l’occupazione delle donne tra i 15 e i 64 anni arrivasse al 60%, ci sarebbe un conseguente aumento del Pil italiano del 7%. Non poco in un momento dove l’economia del Paese è alle prese con scossoni che potrebbero arrivare da instabilità politica, volatilità dei mercati e politiche fiscali protezionistiche Usa. «Stiamo parlando di un grande capitale umano ancora inespresso», commenta Ilaria Sangalli della direzione Studi e ricerche di Intesa Sanpaolo, mentre spiega i dati italiani del settore.

Secondo i numeri di Unioncamere le imprese condotte da donne in Italia nel 2017 erano 10mila in più rispetto all’anno precedente, per un totale di 1milione e 331mila. Complessivamente sono il 21,86% delle imprese. Mentre quelle guidate dalle under 35 sono sono oltre 170mila. E se questi numeri mostrano un andamento – seppur lento – positivo, è anche vero, come illustra Lella Golfo, presidente della Fondazione Marisa Bellisario, che ancora oggi «una donna su 5 abbandona il lavoro alla nascita del figlio e dopo un anno e mezzo di congedo di maternità, le donne guadagnano in media il 15% in meno». Di più: «Solo un manager su 5 è donna e guadagna il 14% in meno» rispetto ai colleghi uomini, prosegue Golfo. Intesa Sanpaolo anche quest’anno ha realizzato insieme a Fondazione Marisa Bellisario il «Women value company Intesa Sanpaolo», un premio per promuovere il talento femminile. Insieme il gruppo e la Fondazione hanno individuato 110 aziende meritevoli su 460 che si sono autocandidate: le realtà selezionate hanno saputo contraddistinguersi nella valorizzazione del lavoro femminile e nella gestione della gender diversity. Tutte riceveranno un riconoscimento (le prime 52 lo hanno avuto lunedì scorso a Milano, le altre a Roma e Vicenza nei prossimi giorni). Tutte parteciperanno alla fase finale: il 15 giugno ci sarà la premiazione delle due vincitrici, una piccola e una media impresa particolarmente virtuose.

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