giovedì 20 agosto 2020
Tra fine 2016 e marzo 2019 il finanziamento agevolato avrebbe generato, per le imprese che lo hanno effettuato, una crescita aggiuntiva di assunzioni di sette punti percentuali
La sede di Confindustria a Roma

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Grazie agli investimenti agevolati in tecnologie 4.0 aumenta il numero degli occupati. Tra fine 2016 e marzo 2019 l'investimento agevolato avrebbe generato, per le imprese che lo hanno effettuato, una crescita aggiuntiva dell'occupazione di sette punti percentuali. Lo rileva una ricerca del Centro studi di Confindustria (Csc). Il contributo pubblico all'acquisto di beni strumentali incorporanti tecnologie digitali avanzate, ricorda viale dell'Astronomia, è una delle principali leve di politica industriale con cui il governo italiano, dal 2017, sostiene la trasformazione del sistema produttivo nazionale verso Industria 4.0. Fino al 2019 l'agevolazione ha assunto la forma di iper-ammortamento a fini fiscali del valore dell'investimento effettuato, mentre da gennaio 2020 si è tramutata in credito d'imposta.

Il Csc stima che la misura fiscale abbia interessato circa sette miliardi di euro di investimenti in macchinari e attrezzatture industriali avanzate realizzati da società di capitali italiane. Un ammontare considerevole, corrispondente all'8,5% degli investimenti privati medi annui in macchinari e attrezzature (esclusi autoveicoli) in Italia, il 16% se la quota è calcolata all'interno del manifatturiero.

L'iper-ammortamento sui beni materiali nel 2017 è stato utilizzato in prevalenza da imprese di piccola e media dimensione (a cui afferiscono il 66,7% degli investimenti agevolati), appartenenti al settore manifatturiero (82,6%), e localizzate nel Nord. La stragrande maggioranza delle imprese beneficiarie della misura (84,7%) non aveva mai effettuato investimenti in tecnologie 4.0 prima dell'introduzione dell'agevolazione fiscale.

L'analisi dei flussi di assunzioni e cessazioni di lavoro dipendente per impresa indica che l'investimento agevolato nel 2017 ha prodotto un effetto occupazionale positivo tra gennaio 2017 e marzo 2019 (ultimo mese disponibile per l'analisi). La dinamica delle assunzioni nelle imprese beneficiarie dell'iper-ammortamento è stata infatti migliore di quella che si sarebbe presumibilmente registrata in assenza degli investimenti agevolati: +3 punti percentuali in media mensile. Di contro, la dinamica delle cessazioni non risulta, in media, essere stata influenzata dalla decisione d'investimento. Anche la dinamica delle assunzioni nelle imprese beneficiarie dell'iper-ammortamento è stata migliore di quella che si sarebbe presumibilmente registrata in assenza degli investimenti agevolati: +3 punti percentuali in media mensile. Di contro, la dinamica delle cessazioni non risulta, in media, essere stata influenzata dalla decisione d'investimento.

L'effetto positivo sulle assunzioni si riscontra in tutte le classi dimensionali, dalle micro alle grandi imprese. L'impatto rispetto allo scenario senza investimenti in tecnologie digitali è particolarmente rilevante per queste ultime: +10,9 punti percentuali. A livello geografico, l'effetto si registra sia tra le imprese con sede nel Nord che per quelle del Meridione. Per queste ultime si stima l'effetto maggiore: +4 punti percentuali.

A beneficiare delle maggiori assunzioni sono stati soprattutto i giovani (+2,6 punti percentuali tra quelli sotto i 35 anni), ma l'effetto occupazionale è positivo e significativo anche per i lavoratori più anziani, che hanno beneficiato sia di maggiori assunzioni (+1,3 punti percentuali tra quelli sopra i 35 anni) sia di minori cessazioni di lavoro (-1 punti percentuali) rispetto a quanto si sarebbe verificato in assenza di investimenti in tecnologie 4.0.

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