giovedì 22 ottobre 2009
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Se la più grande compagnia di software del pianeta sceglie questo momento per lanciare la nuova versione del sistema operativo di riferimento per i computer di tutto il mondo – oggi lo utilizzano 1 miliardo di persone – significa che qualcosa sta ripartendo. Almeno nel mondo dell’information and communication technology, un settore che non è rimasto al riparo dalla crisi: nei primi sei mesi di quest’anno, in Italia, la domanda di tecnologie informatiche è diminuita del 9%. Per questo l’esordio di Windows 7, il nuovo sistema operativo della Microsoft, può rappresentare un nuovo inizio. «Questo sistema vuole essere il cuore di ogni personal computer del futuro – dice Pietro Scott Jovane, il quarantunenne amministratore delegato di Microsoft Italia – è pensato per pc che servono per divertirsi, studiare, lavorare, restando sempre connessi a Internet».Fare debuttare il nuovo Windows quando la situazione economica è ancora difficile non è troppo rischioso?No, noi siamo ottimisti per i prossimi mesi. Fra un anno lo scenario economico del settore "Ict" sarà molto diverso, e i primi miglioramenti si stanno già vedendo. Certo, non basterà Windows 7 a rilanciare l’economia. Ma questo nuovo sistema dimostra anche come l’innovazione, in questo comparto, stia andando avanti: stiamo offrendo novità, e già questo è uno stimolo per l’economia.Cosa porta di nuovo Windows 7?Rispetto a Vista, il suo predecessore, è più semplice, veloce, sicuro. Sono più di 600 le nuove funzionalità. Abbiamo pensato al mondo informatico che si sta delineando: computer sempre connessi e utenti più esigenti, che chiedono rapidità e facilità d’uso. "Sette" si accende in pochi secondi, consente di muoversi tra documenti e applicazioni con grande comodità, è più leggero, nella grafica, per guadagnare ulteriore velocità. Lo abbiamo sviluppato assieme agli 8 milioni di utenti che hanno voluto provare la versione "beta", dandoci i loro giudizi sulle novità e sui possibili miglioramenti.Con i netbook, i computer ultraportatili che si sono imposti sul mercato negli ultimi mesi, Windows Vista ha avuto qualche problema. Con 7 andrà meglio?Certamente, abbiamo fatto anche una versione apposta, per imporci su questo tipo di mercato in forte espansione. Il nuovo sistema non chiede computer più potenti per funzionare, gira bene anche sul "pc medio" di 3-4 anni fa.E anche tutte le aziende che, per questioni di compatibilità dei software, avevano preferito restare a Windows Xp, la versione che ha preceduto Vista, potranno passare senza problemi al nuovo sistema. Alle imprese Windows 7 garantirà importanti risparmi energetici, grazie alla sua rapidità di avviamento: abbiamo calcolato che, in 6-8 mesi, Sette garantisce a un’azienda risparmi di consumi pari al costo del suo acquisto.Puntate molto sui sistemi "touch", computer che si controllano più con le dita che con i tradizionali mouse e tastiera. È questa la prossima frontiera?Ne siamo convinti: con il "touch" la relazione diretta tra l’uomo e la macchina torna a una forma più naturale, attraverso l’uso delle mani e delle dita. Lo ho provato ieri con i miei figli: li ho fatti giocare con un touch screen, e loro hanno imparato subito come utilizzarlo, gli veniva naturale. È un altro passo avanti verso maggiore semplicità. E ogni aspetto di Windows 7 è studiato per poter essere gestito con le sole dita.Ecco l’erede di Vista «Centrato sull’utente»Oggi è il giorno di Windows 7. Il nuovo sistema operativo della Microsoft, la settima versione di Windows – disponibile in 6 versioni, con prezzi dai 129 a 339 euro – promette di essere meno "invadente" di Vista, il suo predecessore di scarso successo, e di essere finalmente «centrato sull’utente», come ha spiegato il fondatore dell’azienda di Redmond, Bill Gates. Le maggiori novità sono una barra delle applicazioni semplificata, una "Jump list" per avere a portata di mano i documenti che servono, un filtro-famiglia migliorato, un nuovo browser per navigare sul Web, la predisposizione per i computer "touch", che consentono il controllo del pc attraverso il tocco delle dita.
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