venerdì 2 dicembre 2016
Iab Italia ed EY stimano per il 2015 un indotto di 53 miliardi di euro e 220mila persone impegnate nel settore
Crescono fatturato e occupati nel digitale
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Iab Forum 2016, il più grande evento italiano dedicato al mondo della comunicazione digitale, ha presentato un mercato della pubblicità su Internet in salute per l’ottavo anno di seguito. I dati dell’Osservatorio Internet Media della School of Management del Politecnico di Milano e Iab Italia confermano ancora una volta una crescita, registrando un +9% rispetto al 2015, con un aumento di 210 milioni rispetto allo scorso anno. Nell’ottica di quantificare – per la prima volta – quanto valga in Italia il Digitale dal punto di vista economico e occupazionale, Iab Italia insieme EY ha realizzato una ricerca che stima per il 2015 un indotto di 53 miliardi di euro e 220mila persone.

La ricerca è stata presentata da Carlo Noseda, presidente di Iab Italia, Aldo Agostinelli, vice presidente Iab Italia e Andrea Paliani, Mediterranean Advisory Services Leader di EY. Nel nostro Paese, l’economia digitale complessiva ha generato nel 2015 quasi 53 miliardi di euro. Tale dato è composto dalla raccolta pubblicitaria del mezzo internet, dal mercato della comunicazione digitale, dal contributo dei ricavi derivanti da altri comparti (le tecnologie che sostengono la digitalizzazione e i servizi professionali che guidano i processi di trasformazione) e dal totale e-commerce, ovvero i ricavi derivati dalla vendita online di prodotti e servizi. Il mercato digitale vale circa 3,3% del Pil e, in termini di valore, si posiziona tra il settore del Luxury e l’Automotive. La stima occupazionale vede circa 220mila persone di cui 55mila impiegate sul fronte dell’offerta, ossia in aziende che si occupano della diffusione delle soluzioni digitali, mentre 165mila gli addetti sul fronte della domanda, ovvero impiegati in aziende che accolgono e valorizzano le tecnologie digitali. Il 59% delle aziende intervistate conta di assumere nei prossimi sei mesi. Fondamentale risulta investire anche nelle competenze digitali delle proprie risorse.

«Il Forum di quest’anno è davvero eccezionale - ha dichiarato Carlo Noseda, presidente di Iab Italia -. Abbiamo un’agenda davvero ricca e di temi, ispirazioni e momenti di confronto per mettere in luce come oltrepassare i limiti. La crescita del 9% mostra come il nostro settore sia sempre più maturo e in grado di interagire con gli altri ambiti della pubblicità. Soprattutto, per la prima volta abbiamo deciso di capire quanto vale il settore del Digitale e siamo orgogliosi di sottolineare come la creatività, eccellenza Made in Italy per definizione, trovi una collocazione importante. Ci troviamo infatti tra il settore del Lusso e dell’Automotive e cresciamo a un ritmo superiore rispetto agli altri. Siamo una Industry giovane e sempre capace di rinnovarsi. Vogliamo continuare a ispirare i nostri Associati e tutti i player del Digitale a mettersi in discussione, ad andare oltre e dare una nuova forma alla realtà in cui opera. Solo così continueremo a essere competitivi e a crescere».

In particolare, il Video segna un +38% rispetto all’anno precedente e arriva a valere il 21% del totale. Il Programmatic continua la propria crescita, con un +32% e diventa il 13% del totale internet advertising, raddoppiando il proprio peso (6%) rispetto al 2014.

Marco Muraglia, presidente Audiweb, ha illustrato lo scenario di fruizione del web da parte dei consumatori italiani, concludendo la sezione dedicata al mercato dell’Adv, mettendo in luce come ci sia stato un ulteriore slancio della mobile audience che, con 25,2 milioni di utenti unici (on line da smartphone e/o tablet) ha effettuato il sorpasso sull’audience da pc, che si attesta a 22,1 milioni di utenti. La fruizione di internet da mobile nel mese registra, inoltre, un incremento del 35,3% in due anni, segno di un uso sempre più diffuso e frequente dei device mobili per accedere alla rete. Dai dati sulla distribuzione del tempo trascorso online emerge che il 77,8% del tempo totale online è generato dalla navigazione da mobile e, più in dettaglio, l’88,6% del tempo totale in mobilità è generato dall’uso di mobile applications. Ma gli italiani non rinunciano del tutto al pc per navigare: sono, infatti, 20.8 milioni gli utenti online nel mese "cross-device", sia da mobile che da pc, con un dato in crescita del 12,3% a dispetto della fruizione esclusiva da pc che, invece, presenta una flessione del 73,6%.

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