venerdì 7 marzo 2014
La larga maggioranza dei professionisti, soprattutto le donne, non ha paura del cambiamento. Confermata l’importanza delle competenze diversificate per raggiungere i propri obiettivi professionali. 
Ecco come costruire carriere di successo
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Oltre l'89% dei professionisti, sia uomini sia donne, vede il career capital – ovvero l’insieme di competenze diversificate su cui costruire il proprio percorso di carriera – come fattore critico di successo nel mondo del lavoro. La nuova indagine Accenture, condotta su 4.100 uomini e donne in 32 Paesi del mondo, tra cui l’Italia, rivela inoltre che i professionisti non temono il cambiamento e ritengono di avere le giuste capacità per affermarsi e crescere. L'84% delle donne e degli uomini intervistati si impegna attivamente per sviluppare il proprio career capital con l’obiettivo di avere migliori opportunità di crescita, influenzare le decisioni dell’azienda, aumentare la credibilità personale fra i colleghi e raggiungere i propri obiettivi individuali (obiettivi citati rispettivamente dal 57%, 56%, 53% e 51% degli intervistati). Due su tre (67%) ritengono che il career capital vada alimentato innanzitutto approfondendo le conoscenze o le competenze in un ambito specifico.La grande maggioranza dei professionisti (91%) concorda nel ritenere che le persone di maggior successo saranno quelle capaci di adattarsi a un mondo del lavoro in costante evoluzione e una percentuale analoga (89%) dichiara di non avere paura del cambiamento. Tre rispondenti su quattro (75%) affermano di avere le carte in regola per raggiungere gli obiettivi desiderati. "L'attenzione delle persone al ‘career capital’ - ha dichiarato Adrian Lajtha, Chief Leadership Officer, Accenture - è un aspetto fondamentale per le aziende, che possono coinvolgere e stimolare i dipendenti affinché coltivino la propria carriera e, al tempo stesso, contribuiscano al successo dell’organizzazione. In un contesto economico in rapida evoluzione come quello attuale, le aziende leader devono continuare a incrementare e valorizzare le competenze dei propri dipendenti attraverso programmi innovativi di formazione e sviluppo della leadership per prepararli al futuro".In merito alla presenza e al ruolo delle donne in azienda, l’indagine Accenture evidenzia che:•    quasi tre quarti dei rispondenti (71%) ritengono che il numero delle donne nei consigli di amministrazione sia destinato ad aumentare entro il 2020•    il 70% degli intervistati prevede che il numero delle donne CEO salirà entro il 2020; il 15% ritiene che tale crescita sarà significativa•    quasi metà (44%) dei rispondenti afferma che la propria azienda sta formando per ruoli dirigenziali un numero di donne superiore all'anno scorso "L’ottimismo sull'avanzamento delle donne nel mondo del lavoro è un dato significativo sia per le imprese, sia per i dipendenti", ha commentato Nellie Borrero, Managing Director, Global Inclusion & Diversity, Accenture. "Attrarre, promuovere e valorizzare le donne significa creare un ambiente e una cultura favorevole alla leadership al femminile, legittimando il ruolo delle professioniste e permettendo loro di crescere". La ricerca Accenture ha inoltre messo in luce che: •    oltre la metà (57%) degli intervistati ha chiesto un aumento di stipendio nell’ultimo anno, tre su quattro (77%) lo hanno ottenuto. Poco meno della metà (44%) ha chiesto una promozione e più di due terzi (68%) l'hanno conseguita•    tra i professionisti con figli, il 42% delle donne e il 44% degli uomini preferirebbe continuare a lavorare, anche se potesse permettersi di restare a casa. Il doppio degli uomini rispetto alle donne (50% contro 23%) vorrebbe invece che il partner rimanesse a casa •    il 72% degli intervistati ritiene che nel proprio lavoro l'esperienza maturata sul campo sia più importante del titolo di studio•    l’efficienza nell’assolvere le proprie mansioni, una solida etica professionale e la capacità di imparare sono le tre principali qualità che i professionisti ritengono di avere, citate rispettivamente dal 56%, 50% e 44% degli intervistati•    le competenze più spendibili in futuro saranno la capacità di essere multitasking, la padronanza delle lingue straniere, la propensione al lavoro in team e la familiarità con le nuove tecnologie (competenze citate dal 57%, 54%, 54% e il 53% degli intervistati)•    circa metà (48%) degli intervistati è soddisfatto del lavoro attuale. Tra gli insoddisfatti, il 37% indica come principale ragione il trattamento economico, il 25% la mancanza di opportunità di carriera.
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