giovedì 3 aprile 2014
Sulle difficoltà di ridurre il debito italiano fino a raggiungere il livello del 60%, «dipenderà dalla qualità delle riforme che saranno messe in pratica».
Costo del lavoro, Ocse: Italia deve tagliarlo
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L'Ocse bacchetta l'Italia sul costo del lavoro. Tra i Paesi 'vulnerabili' (Grecia, Irlanda, Italia, Portogallo e Spagna), sottolinea l'organizzazione di Parigi in un rapporto sull'Unione europea e l'area euro, i costi delle unità di lavoro "sono sostanzialmente scesi, con la rilevante eccezione dell'Italia".Riferendosi a tutti e cinque i Paesi, l'Ocse spiega poi che l'aggiustamento dei prezzi è stato "inferiore a quello dei salari -  riflettendo in parte le lente riforme dei mercati del prodotto - cosa che ha limitato l'effetto del calo dei costi delle unità del lavoro sulla competitività dei prezzi".Mentre "tagliare gli stipendi e l'occupazione nel pubblico impiego potrebbe generare velocemente effetti di bilancio", ma tale operazione "dovrebbe essere collegata a una riforma del settore pubblico volta ad aumentarne l'efficienza per evitare un deterioramento dei servizi pubblici". È quanto sottolinea ancora l'Ocse. Secondo l'organizzazione di Parigi, inoltre, "aumentare l'effettiva età di pensionamento non nuocerebbe molto alla crescita nel breve termine e accrescerebbe il prodotto potenziale nel lungo termine". Tuttavia, sottolinea l'Ocse, questo "produrrebbe risparmi di bilancio solo gradualmente".Infine sul debito pubblico italiano, che è "alto nei numeri", ma rispetto a quello di altri Paesi è cresciuto di meno negli ultimi anni e "la sua struttura, il contenuto e i detentori lo rendono più gestibile": lo ha detto, il segretario generale dell'Ocse Angel Gurria. Sulle difficoltà di ridurre il debito italiano fino a raggiungere il livello del 60%, "dipenderà dalla qualità delle riforme che saranno messe in pratica".
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