mercoledì 29 maggio 2013
​Un bando rivolto a tutte le aziende con meno di 250 dipendenti che intendono introdurre strumenti per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Gli interessati hanno tempo fino alle 12 del 31 luglio per candidarsi.
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​Un terzo degli occupati con figli è insoddisfatto del tempo dedicato alla famiglia. Quasi tre milioni e mezzo di occupati con figli o con altre responsabilità di cura (il 35,8% del totale) vorrebbe modificare l’equilibrio tra lavoro retribuito e lavoro di cura: il 6,7% dedicando più tempo al lavoro extradomestico e il 29,1% trascorrendo più tempo con i propri figli e/o altre persone bisognose di assistenza. Lo afferma l'Istat. Tanto che la Regione Lombardia  ha riavviato un bando per diffondere la cultura della flessibilità.Eppure sarebbero notevoli i vantaggi (economici, gestionali e organizzativi):  agevolazioni fiscali previsti dalla recente normativa; partecipazione a  ulteriori finanziamenti di Regione Lombardia che prevedono vincoli di accesso per aziende che abbiano accordi territoriali o aziendali; la formazione al rientro dai congedi è meno costosa; diminuiscono le ore di straordinario; si rileva una riduzione reale dell’assenteismo; migliora la produttività aziendale; la qualità dei processi e dei servizi ne risente positivamente; la gestione è semplificata; migliora l’efficienza organizzativa interna; il personale dipendente è più fedele all’azienda (senso di appartenenza, motivazione); diminuisce il turnover e viene conservato il know-how; la performance individuale (aumento della produttività) e il benessere dei dipendenti crescono; è più facile attrarre i talenti dal mercato; si riduce il livello di conflittualità interna; l’azienda vicina alle esigenze delle famiglie dei lavoratori e delle lavoratrici è innovativa; la reputazione aziendale ne guadagna; migliora l’immagine e se ne ricava una pubblicità indiretta."Siamo convinti - spiega l'Assessore all'Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia -  che la ripresa economica delle nostre imprese e la crescita della produttività passi anche dal benessere dei dipendenti e dalla flessibilità organizzativa. Puntiamo a favorire la diffusione di modelli organizzativi flessibili a supporto della conciliazione vita-lavoro con l'obiettivo di supportare le Pmi del territorio nello sviluppo della propria competitività anche attraverso l'investimento sul capitale umano a loro disposizione. Senza dimenticare che le imprese che adottano strategie di flessibilità organizzativa beneficiano anche di vantaggi economici misurabili, ad esempio in termini di minori costi organizzativi, oltre che di vantaggi gestionali e di immagine. In sintesi: più produttività e competitività con più flessibilità".GLI OBIETTIVIScopo del progetto è di sensibilizzare e supportare le realtà aziendali territoriali ad acquisire le informazioni e gli strumenti necessari per rispondere alle esigenze di conciliazione famiglia - lavoro dei propri lavoratori e lavoratrici e indurre o rafforzare un processo virtuoso di ancoramento delle politiche del personale al tema della flessibilità a supporto della conciliazione. Per il secondo anno consecutivo (l'anno scorso furono 101 le aziende ammesse, 78 quella che hanno terminato il percorso di consulenza)  la Direzione Generale Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia offre alle Pmi lombarde la possibilità di usufruire di un servizio di consulenza gratuito altamente specializzato, con l’obiettivo di sviluppare e implementare modelli organizzativi flessibili a favore  dei dipendenti.  Le imprese destinatarie del progetto sono le PMI (micro, piccole e medie Imprese) del territorio lombardo, quindi quelle aziende con un organico di collaboratori inferiori ai 250 dipendenti. L’individuazione di tale target deriva dalla constatazione per cui le politiche di conciliazione aziendali risultano più costose e di più difficile applicazione se i dipendenti beneficiari sono di numero ridotto, se il servizio non è generalizzabile alla totalità della popolazione aziendale e se è quindi necessaria una maggior personalizzazione degli interventi. Il consulente, scelto dall’impresa da un panel di esperti, avrà il compito di sviluppare per ogni azienda, un Piano di congedo e/o di Flessibilità personalizzato: documenti che contengono una serie di indicazioni e opportunità che aiutano a conciliare gli impegni di lavoro con quelli familiari, con numerosi vantaggi che permetteranno di bilanciare le responsabilità familiari, e migliorare il clima lavorativo.Piano flessibilità: un documento che definisce strumenti, informazioni e azioni volti ad introdurre un sistema di conciliazione tra vita privata e vita lavorativa per tutti i dipendenti. Piano di congedo: un documento che costituisce un accordo tra l’azienda e la madre in congedo di maternità per gestire al meglio il periodo che va dalla notifica della maternità fino al rientro al lavoro. Inoltre quest'anno le aziende che si iscrivono al bando hanno la possibilità di partecipare a una giornata di formazione sulla normativa relativa alla contrattazione di secondo livello, ottenendo così maggiori informazioni sugli sgravi fiscali e i vantaggi economici che da essi possono derivare. Sarà poi compito del professionista fornire supporto all'impresa nella stesura di un piano finalizzato alla progettazione di un accordo aziendale/territoriale. Il tema della conciliazione tra carichi di lavoro e compiti familiari rappresenta un’importante leva su cui puntare per favorire il cambiamento e il rinnovamento tanto di un’organizzazione economica, quanto di un sistema di welfare territoriale che detiene sempre meno risorse per far fronte autonomamente ai bisogni espressi dalla comunità di riferimento.Il Progetto di Regione Lombardia ha portato dei riscontri positivi in termini di interessamento delle aziende partecipanti. Il percorso intrapreso grazie al Progetto ha aiutato le aziende a prendere coscienza dell’importanza della tematica.  In tal senso, è importante quindi la diffusione sistematica di una cultura della conciliazione e interventi di formazione in azienda che siano puntuali e adeguati alle necessità. La situazione iniziale nel suo insieme. La politica di conciliazione delle aziende, nel loro insieme, prima del Progetto si è caratterizzata per sforzi “sporadici” e di buona volontà rivolti alla soluzione pragmatica di questioni quali quella degli orari e quella dell’organizzazione del lavoro, più che per un approccio sistematico e strutturato. In particolare le attività a livello di comunicazione risultavano scarse e la conciliazione non era integrata nella politica aziendale. La situazione finale nel suo insieme. Dopo la partecipazione al bando, sono molte le aziende che hanno riscontrato notevoli miglioramenti soprattutto sul piano della flessibilità dell’orario di lavoro e dell’organizzazione del lavoro. I più significativi si registrano tuttavia sul piano delle prassi gestionali, soprattutto per quanto riguarda la politica dell’informazione e dell’integrazione del tema della conciliazione tra i compiti del management o dei titolari. IL NUOVO BANDOÈ aperta la nuova iniziativa promossa dalla Direzione Generale Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia, con il supporto di Finlombarda S.p.A., rivolta a tutte le Pmi (meno di 250 dipendenti) del territorio lombardo, che intendono introdurre modelli e strumenti organizzativi flessibili a supporto della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei propri dipendenti, grazie al supporto in azienda di esperti di organizzazione aziendale e gestione delle risorse umane. Le imprese interessate al progetto hanno tempo fino alle ore 12 del 31 luglio 2013 per candidarsi a partecipare, collegandosi al sito di progetto: www.finlombarda.it/conciliazionevitalavoro.Nello specifico, le imprese beneficiarie del Bando potranno avvalersi della consulenza personalizzata di un esperto che le supporti direttamente sul campo nell’analisi dell’organizzazione aziendale, nella definizione e implementazione di Piani di Flessibilità rivolti a tutti i dipendenti e/o di Piani di Congedo per lavoratrici con notifica di maternità e per lavoratori che intendano richiedere il congedo di paternità, nonché di servizi di informazione, formazione e progettazione per lo sviluppo di accordi aziendali o territoriali e di servizi di monitoraggio e verifica delle azioni intraprese. Le imprese possono esprimere la propria preferenza verso un esperto, selezionandolo dall’elenco dei professionisti messi a disposizione dal progetto. Il numero di giornate di consulenza di cui possono beneficiare le imprese varia a seconda dei servizi richiesti. Le aziende, infatti, possono scegliere di: redigere un Piano di Flessibilità oppure uno o più Piani di Congedo (uno per ciascuna lavoratrice/ore con notifica di maternità/paternità presenti in azienda) oppure sia un Piano di Flessibilità che uno o più Piani di Congedo.Novità dell’edizione di quest’anno è l’opportunità di ottenere un servizio di informazione sugli sgravi fiscali e i vantaggi economici derivanti dagli accordi aziendali e territoriali di secondo livello, che potranno essere sviluppati grazie al supporto fornito dal professionista affiancato all’impresa.Per saperne di più, visita il sito: www.finlombarda.it/conciliazionevitalavoro
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