giovedì 25 giugno 2009
La corruzione nella Pubblica amministrazione rappresenta una "tassa immorale e occulta" di circa 60 miliardi di euro all'anno. È quanto denuncia il procuratore generale della Corte dei Conti Furio Pasqualucci nella sua relazione sul rendiconto generale dello Stato per il 2008. IL COMMENTO  di G. Anzani
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La corruzione nella Pubblica amministrazione rappresenta una "tassa immorale e occulta" di circa 60 miliardi di euro all'anno. È quanto denuncia il procuratore generale della Corte dei Conti Furio Pasqualucci nella sua relazione sul rendiconto generale dello Stato per il 2008. "Il fenomeno della corruzione all'interno della P.A. è talmente rilevante e gravido di conseguenze, in tempi di crisi come quelli attuali, da far più che ragionevolmente temere che il suo impatto sociale possa incidere sullo sviluppo economico del paese anche oltre le stime effettuate dal servizio anticorruzione e trasparenza dal ministero della Funzione pubblica, nella misura prossima a 50/60 miliardi di euro all'anno, costituenti una vera e propria tassa immorale e occulta pagata con i soldi prelevati dalle tasche dei cittadini", ha detto Pasqualucci.Proliferazione società a partecipazione pubblica. Desta l'allarme della Corte dei Conti la proliferazione delle società a partecipazione pubblica a livello locale. Nella sua requisitoria sul giudizio sul rendiconto generale dello Stato per l'esercizio 2008 il procuratore generale della Corte dei Conti, Furio Pasqualucci, ha detto che "il fenomeno delle partecipazioni statali si è trasferito a livello locale"."Permane in tutta la sua gravità il problema delle società a partecipazione pubblica che negli ultimi anni si è sviluppato particolarmente a livello locale", ha aggiunto Pasqualucci.Secondo i dati riferiti dalla Corte dei Conti nel 2006, queste società erano 5.128. Secondo una indagine di Unioncamere nel 2008 tale numero è rimasto invariato per quanto riguarda i comuni, mentre è aumentato di circa 4 punti percentuali per quanto riguarda le province e le regioni.Il numero di consiglieri di amministrazione nominati nelle suddette società supera quota 23.000, quello dei componenti dei collegi sindacali quota 13.500.
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