martedì 5 febbraio 2013
​Per il presidente Giampaolino (nella foto) «così si favorisce la recessione, serve ridurre pressione, un'equa distribuzione del carico fiscale. Il nuovo governo resti sulla strada del risanamento. Da manovre correttive rischio di avvitamento». Poi lancia l'allarme corruzione. Il pg Nottola: il condono ha motivazioni fondate.
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​Gli aumenti del prelievo forzano "una pressione fiscale già fuori linea" e favoriscono "le condizioni per ulteriori effetti recessivi". Lo ha detto il presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino, sottolineando la necessità di ridurre la pressione e di "una più equa distribuzione del carico fiscale"."Al nuovo Parlamento e al nuovo Governo spetta il compito di esplorare le azioni in grado di generare una più equilibrata composizione di entrate e spese". Giampaolino durante l'inaugurazione dell'anno giudiziario ha sottolineato la necessità di "restare sul sentiero di risanamento che conduce al pareggio di bilancio".In Italia la corruzione ha assunto una "natura sistemica" che "oltre al prestigio, all'imparzialità e al buon andamento della pubblica amministrazione pregiudica l'economia della nazione".La Corte dei Conti segnala "il pericolo di un avvitamento" dell'economia legato alle manovre correttive (più per la composizione che per le dimensioni). Giampaolino ha sottolineato "la necessità di puntare sui fattori in grado di favorire la crescita".Sono 5mila gli organismi "costituiti e partecipati dagli enti locali" e il loro indebitamento è valutato "in oltre 34 miliardi di euro". Lo ha detto il procuratore generale della Corte dei Conti, Salvatore Nottola, all'inaugurazione dell'anno giudiziario, sottolineando che "la gestione degli enti partecipati spesso sfugge al controllo dell'ente" e che comunque sullo stesso gravano "le conseguenze dannose di una gestione disavveduta o di comportamenti illeciti, a volte anche delittuosi".Le frodi legate alla illecita utilizzazione di fondi comunitari "hanno determinato in Italia, malgrado l'impegno dei Nuclei speciali della Guardia di Finanza, la sottrazione al bilancio dell'Unione europea, negli ultimi 10 anni, di oltre 1 miliardo di euro". Ha sottolineato il procuratore generale della Corte dei Conti.Il condono fiscale ha "motivazioni intuitive e fondate". Ma Nottola ha poi precisato di non voler intervenire nel dibattito politico. "Sulle politiche del governo non posso intervenire, come magistrato mi devo limitare ad applicare le leggi" ha detto il pg della Corte dei conti rispondendo ai giornalisti che chiedevano un commento sulla proposta di condono tombale di Silvio Berlusconi. Ma poi Nottola ha aggiunto: "Il condono ha delle ragioni: deflazionare il contenzioso e realizzare introiti in tempi rapidi. Si tratta di motivazioni intuitive e fondate". Nottola ha poi distinto il condono fiscale da quello edilizio, dicendo che quest'ultimo "sarebbe proprio da evitare". Il pg ha infine confermato che "per i condoni passati il gettito non è stato interamente effettuato". Il condono si è allora trasformato in una "sanatoria generalizzata e l'evasione invece di essere perseguita viene tollerata" e questo è un "effetto patologico della normativa".
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