lunedì 8 febbraio 2021
Neeton è il il progetto ideato con l’obiettivo di favorire l’inserimento dei giovani che non studiano e non lavorano, attraverso corsi specifici
L'Italia ha il triste primato dei Neet, i giovani che non studiano e non lavorano

L'Italia ha il triste primato dei Neet, i giovani che non studiano e non lavorano - Archivio

COMMENTA E CONDIVIDI

Neeton, il progetto di Bosch Italia realizzato in collaborazione con LabLaw Studio Legale Rotondi & Partners, ManpowerGroup, la Fondazione Human Age Institute e la scuola di formazione Bosch Tec, è nato con l’obiettivo di trasferire competenze tecniche e trasversali che consentano ai Neet (Not in Education, Employment or Training) - ragazzi tra i 15 e 29 anni che non si formano, non studiano e non lavorano - di entrare ed essere competitivi nel mondo del lavoro. L’edizione del 2020 ha visto 60 Neet coinvolti, 600 ore di formazione erogate suddivise tra lezioni online, incontri di orientamento e pillole formative, un ampio riscontro sui social media e la possibilità per gran parte dei partecipanti di consolidare il percorso con un’esperienza lavorativa. A seguito di tale successo, anche il 2021 vedrà 3 edizioni che coinvolgeranno in totale circa 60 ragazzi. Si punterà su due figure professionali differenti: E-Commerce Specialist e Manufacturing 4.0, due figure innovative e molto richieste sul mercato, che negli ultimi anni hanno riscontrato un aumento della domanda pari al 40%.

Si partirà a marzo 2021 con la prima edizione che si svolgerà in formato digitale e avrà l’obiettivo di formare i partecipanti per il ruolo di E-commerce Specialist. I giovani selezionati seguiranno lezioni frontali in live streaming e potranno consultare contenuti e approfondimenti tramite piattaforma digitale. A questo, si aggiungeranno i project work, grazie ai quali avranno l’opportunità di applicare concretamente le nozioni apprese, confrontandosi con le aziende per facilitare così il processo di ingresso nel mondo del lavoro.

L’Italia è il Paese europeo con la più alta percentuale di giovani Neet (22,2% secondo l’Istat, corrispondenti a circa due milioni di ragazzi) con un valore percentuale di circa dieci punti superiore alla media del continente (12,5%) e che nell’ultimo decennio è rimasto invariato. L’aspetto più problematico, che riguarda il 32% dei Neet, è che non solo sono ragazzi che non studiano e non lavorano, ma hanno anche perso la speranza di trovare un lavoro e quindi non sono attivi nella ricerca di un’occupazione.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: