mercoledì 6 aprile 2016
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La pubblicazione dei Panama Papers rischia di danneggiare ulteriormente la carriera del premier britannico David Cameron resa già precaria dal referendum sulla Brexit. Ieri il leader dell’opposizione Jeremy Corbyn ha chiesto che tutti i britannici citati nei documenti panamensi con accuse legate a riciclaggio ed evasione fiscale siano indagati, compresa la famiglia di Cameron. Un portavoce di Downing Street ha dichiarato che il premier non ha azioni nel fondo di investimento offshore aperto dal padre, defunto nel 2010. E lo stesso Cameron, alla domanda di un giornalista, ha risposto di non avere azioni, né fondi offshore: «Ho un salario come primo ministro – ha detto –, ho alcuni risparmi da cui ricavo degli interessi e ho una casa, che usavamo per viverci, ma che ora holasciato mentre abitiamo a Downing Street. E questo è tutto quello che ho». Secondo i Panama Papers il padre di Cameron, Ian, aveva creato una società basata nelle Bahamas per proteggersi dal fisco britannico. Elisabetta Del Soldato
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