martedì 9 luglio 2019
Già presenti su alcuni modelli di lusso, entro dieci anni rimpiazzeranno gli attuali sistemi su quasi tutte le vetture aumentando la sicurezza
Un esempio dell'head up display, che proietta sul parabrezza le informazioni di guida

Un esempio dell'head up display, che proietta sul parabrezza le informazioni di guida

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Non è passato molto dall'avvento dei display digitali nelle automobili, ma il loro tempo è già quasi giunto alla fine: secondo il responsabile del design in Audi, Marc Lichte, nel giro di dieci anni scompariranno, rimpiazzati dal controllo vocale e soprattutto dalle informazioni proiettate direttamente sul parabrezza. Si tratta dei cosiddetti "head-up display", letteralmente "schermi a testa alta", cioè sistemi di visione a sovrimpressione che consentono al guidatore di leggere tutti i dati senza spostare lo sguardo e senza distrarsi.

Gli head-up display (Hud) sono nati inizialmente per i veicoli militari, ma da qualche anno sono stati importati anche nel settore automobilistico. Tutte le informazioni vengono "sparate" di solito da un proiettore posizionato dietro al cruscotto, con un contrasto visivo e cromatico che varia in base alla luce esterna e all'ambiente circostante, permettendo a chi si trova al volante di continuare a guidare con la massima comodità e sicurezza. Questo sistema inoltre permette di leggere i dati (come i limiti di velocità nel tratto che si sta percorrendo) e recepirli molto più velocemente, dimezzando i tempi di risposta. Questi display del futuro cominciano a diffondersi, anche se per ora solo i modelli della fascia più alta lo includono tra le dotazioni di serie o tra gli optional a pagamento. Le case automobilistiche procedono per gradi, anche perché molti guidatori preferiscono ancora controllare le informazioni dell'auto in modo più tradizionale, anziché vederseli comparire davanti.

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