sabato 19 settembre 2020
Circa 130mila i lavoratori interessati, impiegati in 5.500 aziende. L'aumento medio nel triennio sarà di 63 euro. Nei prossimi giorni le assemblee voteranno questa intesa
Il rinnovo interessa circa 130mila lavoratori di 5.500 imprese

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Dopo una lunga e complessa trattativa tra la Federazione Gomma-Plastica, associata a Confindustria, e i sindacati del settore Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil è stata siglata l'ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto del settore gomma-plastica (circa 130mila i lavoratori interessati, impiegati in 5.500 aziende di piccole e medie dimensioni, ma anche imprese multinazionali di rilievo come Pirelli, Michelin, Prysmian Bridgestone eccetera), scaduto il 30 giugno 2019 e che sarà vigente fino al 31 dicembre 2022.

L'intesa sottoscritta prevede un aumento medio sui minimi (Tem) di 63 euro (cat. F, il salario di riferimento passerà quindi da 1.844 a 1.907 euro). L’aumento sarà distribuito in due “tranche”: la prima di 32 euro dal 1° gennaio 2021; la seconda, 31 euro dal 1° gennaio 2022. All'interno di quanto previsto dall'accordo interconfederale del 9 marzo 2018 “Patto per la Fabbrica” sono stati modificati ed integrati gli articolati contrattuali per rendere possibile la definizione del trattamento economico minimo (Tem) e il trattamento economico complessivo (Tec).

Per quanto riguarda il capitolo dell'Osservatorio Nazionale sarà potenziato l’istituto riconoscendo il valore delle relazioni industriali per iniziative congiunte volte alle politiche industriali di settore, all'occupazione, alla crescita, alle internazionalizzazioni e per l'innovazione e la sostenibilità ambientale. Sempre all’interno dell’osservatorio sarà discussa la legge 125 sulle pari opportunità.

Sul capitolo degli orari e della prestazione lavorativa verranno introdotti numerosi miglioramenti: linee guida sulla banca delle ferie solidali; riconoscimento dei permessi per i famigliari di minori affetti Dsa (disturbi specifici dell’apprendimento); scorporo delle assenza per visite e ricoveri oncologici e della maternità anticipata ai fini della maturazione della Rol (retribuzione oraria lorda); programmazione dei permessi della legge 104 che passa da trimestrale a mensile; possibilità che la contrattazione di secondo livello possa prevedere percentuali di accantonamento diverso della banca ore rispetto a quanto previsto oggi dal testo contrattuale. Inoltre, per i lavoratori con patologie oncologiche e degenerative sarà prevista la possibilità di trasformare in part time il proprio orario di lavoro e il riconoscimento di una aspettativa non retribuita pari a 10 mesi. Sarà altresì predisposta non solo una importante iniziativa, sotto forma di campagna straordinaria informativa, per sollecitare l’adesione al fondo sanitario di categoria (FAG&P), ma sempre relativamente a questo fondo sarà predisposta un’assemblea aggiuntiva retribuita, una tantum durante la vigenza di questo contratto, per promuovere all’adesione allo stesso.

Nel contratto, saranno chiariti e migliorati aspetti normativi sul premio perequativo, malattia professionale e infortuni, l’indennità notte proporzionata all’effettiva prestazione e sarà istituita la commissione nazionale salute sicurezza e ambiente.

Si costituirà la figura di delegato alla formazione e la commissione per la revisione dell'attuale sistema di inquadramento, proprio a riguardo i lavoratori addetti al ciclo produttivo, oggi inquadrati al livello I, passeranno al livello H una volta superato il periodo di prova. Infine, sarà sviluppato un focus particolare sulla tematica degli appalti.

«Il raggiungimento di un’intesa positiva sul rinnovo del contratto nazionale in un settore industriale rilevante per dimensioni e assetti produttivi, in questa fase inedita e difficile – commentano le segreterie nazionali di Filctem, Femca, Uiltec – rispecchia il valore della coesione e dell'unità e dimostra quanto il mondo del lavoro, le sue imprese e i suoi lavoratori devono essere il motore di partenza per la ripresa economica del sistema Italia. Siamo soddisfatti per il raggiungimento di un'intesa che non fa arretramenti sul piano normativo, ma che prova, insieme alla Federazione Gomma plastica e alle sue imprese, a cogliere congiuntamente le sfide necessarie al rilancio di questo importante settore industriale».

La parola passa ora ai lavoratori che, con le assemblee nei luoghi di lavoro, voteranno questa intesa.

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