lunedì 13 luglio 2009
La crisi finanziaria e la recessione rappresentano un grosso rischio per le pmi italiane. L'allarme arriva dal presidente della Consob, Lamberto Cardia, che nella relazione annuale dell'autorità di controllo sui mercati e la borsa sottolinea che «gran parte delle imprese medio-piccole, trama fondamentale del tessuto imprenditoriale italiano, trova difficoltà e potrebbe correre rischi di asfissia finanziaria».
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La crisi finanziaria e la recessione rappresentano un grosso rischio per le pmi italiane. L'allarme arriva dal presidente della Consob, Lamberto Cardia, che nella relazione annuale dell'autorità di controllo sui mercati e la borsa sottolinea che "gran parte delle imprese medio-piccole, trama fondamentale del tessuto imprenditoriale italiano, trova difficoltà e potrebbe correre rischi di asfissia finanziaria".Sulla crisi che ha colpito l'economia globale, il presidente della Consob afferma che "le prospettive restano ancora caratterizzate da profondaincertezza". E in questo contesto, "i soggetti più deboli, sia nel mondo delle imprese che tra gli investitori, sono esposti a rischi maggiori". Il presidente della Consob afferma quindi che "solo le imprese di grandi dimensioni riescono a reperire sul mercato capitali propri ed a collocare prestiti obbligazionari senza gravi difficoltà nè a costi da considerare eccessivi". La diagnosi di Cardia è preoccupata. La carenza di risorse finanziarie per le pmi "sta interrompendo un processo di ristrutturazione industriale che negli anni scorsi aveva cominciato a produrre risultati incoraggianti in termini di produttività e competitività internazionale".
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