mercoledì 5 giugno 2019
La ragazza sfregiata con l'acido dal fidanzato è intervenuta alla plenaria dei direttori delle cooperative a Rimini
Gessica Notaro alla plenaria dei direttori di Confcooperative a Rimini

Gessica Notaro alla plenaria dei direttori di Confcooperative a Rimini

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“I violenti di solito sono persone deboli con problemi irrisolti che si nutrono di energie altrui, delle persone che hanno grandi energie. Si tratta di manipolatori di energie. Per affermare il loro egoismo narcisista hanno bisogno di far leva sui pochi difetti degli altri senza far emergere i pregi delle altre persone. Questi sono i campanelli che devono far scattare l’allarme è dare la forza di tagliare di netto ogni rapporto con loro”. Cosi Gessica Notaro, la ragazza sfregiata dall'ex fidanzato con l'acido, portando la sua testimonianza a Rimini alla plenaria dei direttori di Confcooperative che associa 18.500 imprese che fanno lavoro a 525.000 persone, fatturano 66,5 miliardi e associano 3,2 milioni di soci. Le imprese cooperative sono imprese a trazione femminile e rappresentano un importante ascensore socio-economico per le donne tanto che, nelle imprese aderenti a Confcooperative, rappresentano il 61% del totale degli occupati, il 40% dei soci e il 26,6% della governance imprenditoriale, vale a dire il 10% in più delle imprese di capitali.“Gessica è stata “resiliente” a non farsi spezzare da quanto le è accaduto. C’è un elemento che deve entrare nella nostra vita e nel nostro lavoro. La prevenzione come capacità di costruire cultura che eviti drammi che scuotono la nostra coscienza. Noi diciamo che la cooperazione nasce per rispondere a un bisogno. Significa assumere atteggiamenti coerenti con questi fatti durissimi che mettono in discussione il diritto di vivere, di sognare, di guardare al futuro. Gessica ha dimostrato la sua resilienza, ha vinto e ne è uscita più forte. Ribadiamo che noi non siamo solo un’organizzazione che fa lobby. Noi lavoriamo alla visione di un paese diverso. Il quinto sdgs è lavorare per la parità. Lo Stato non riesce a essere ovunque. Ecco perché essere ovunque spetta alle reti della solidarietà”. Così il presidente di Confcooperative Maurizio Gardini. Anna Manca, presidente della Commissione Dirigenti Donne di Confcooperative ha ricordato il ruolo delle cooperative nell’assistere donne vittime di violenza e nell’accompagnamento e nell’inclusione lavorativa non solo per l’autonomia economica, ma soprattutto per ridare fiducia in se stesse. Un’attenzione anche nei rinnovi contrattuali dove prevediamo sei mesi di aspettativa per le donne vittime di violenza.

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