venerdì 23 marzo 2012
​È l'allarme lanciato nel rapporto sull'economia presentato dal direttore dell'ufficio studi, Mariano Bella, al Forum di Cernobbio. La pressione fiscale è pari al 55% del Pil. Le spese degli italiani, invece, accuseranno una contrazione del 2,7%.
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Sacrifici da record: tra i Paesi con un sistema fiscale vero, l'Italia ha il record mondiale di pressione effettiva, pari al 55% del Pil, contro quella apparente pari al 45%. È l'allarme lanciato da Confcommercio, nel rapporto sull'economia presentato dal direttore dell'ufficio studi, Mariano Bella, al Forum di Cernobbio. L'associazione dei commercianti rileva inoltre che in Europa la pressione fiscale è oggi mediamente inferiore al valore della fine degli anni '90; in Italia è superiore e si appresta a raggiungere, quest'anno, i massimi di sempre.Nel 2012 si raggiungono quindi tre record: quello del più rapido incremento della pressione fiscale apparente nella storia repubblicana, quello di raggiungere il massimo storico assoluto in termini di pressione medesima (45,2%) e, infine, quello di raggiungere il massimo mondiale in termini di pressione fiscale legale (cioè effettiva sui contribuenti in regola). Questa conclusione è molto verosimile, sebbene il calcolo sia approssimativo e riguardi soltanto i Paesi evoluti, cioè quelli che posseggono una vera e propria pubblica amministrazione, tra i compiti della quale c'è anche quello di raccogliere le imposte, le tasse e i contributi.CROLLO DEI CONSUMIItalia in recessione nel 2012 con un crollo dei consumi per effetto delle manovre di correzione dei conti pubblici che hanno sacrificato la crescita. Confcommercio traccia un quadro a tinte fosche per l'economia italiana nell'anno in corso. I consumi accuseranno una contrazione del 2,7% proseguendo in un trend negativo e torneranno ai livelli di 14 anni fa. Il pil mostrerà una flessione dell'1,3% per poi avere una crescita nulla l'anno prossimo mentre anche il 2013 si annuncia negativo per i consumi con un -0,8%. 
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