sabato 19 ottobre 2013
È quanto sostiene l'Ufficio studi di Confesercenti. La "clausola di salvaguardia", che in teoria dovrebbe impedire che la nuova tassa sia superiore al prelievo Imu, non bloccherà gli aumenti rispetto al 2013.
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L'arrivo della Trise, la service tax appena varata dal Governo e che dovrebbe scattare dal 2014, potrebbe trasformarsi in un'ulteriore batosta per tutti, famiglie e imprese. È quanto sostiene l'Ufficio studi di Confesercenti. Per le famiglie, infatti, rileva l'Ufficio Studi, è presente una 'clausola di salvaguardia', che in teoria dovrebbe impedire che la nuova tassa sia superiore al prelievo Imu, ma che comunque non bloccherà gli aumenti rispetto al 2013 dovuti al previsto cambiamento di calcolo dell'imposizione.Per gli immobili a uso produttivo (e per le seconde case), invece, non è ancora chiaro se ci sarà una tale clausola, né come potrebbe operare. Ancora non è chiaro, poi, se gli immobili aziendali dovranno pagare la Trise per intero, inclusa la parte sui servizi. Se così fosse significherebbe, di fatto, l'aumento dell'Imu, ancoravigente per gli immobili a uso produttivo.Sembra si stia provvedendo, in questo senso, rileva l'Ufficio studi di Confesercenti, alla deduzione del 20-50% dell'Imu dai redditi d'impresa: questo non sarà sufficiente però ad ammortizzare completamente l'aggravio aggiuntivo di una tassa sui servizi più esosa, che si somma a un Imu prevalentemente all'aliquota massima.Le tasse sui servizi - sottolinea Confesercenti- continuano a cambiare, nel nome e nel calcolo dell'imposizione: il risultato è un'inevitabile confusione, che spingerà quasi sicuramente gli enti locali - messi di fronte a nuove tasse dal gettito imprevedibile - ad alzare il tiro".  La conseguenza, rileva l'Ufficio studi di Confesercenti, "è una probabile stangata, che non verrà di certocompensata dal piccolo e circoscritto taglio al cuneo fiscale introdotto dalla legge di stabilità, già annullato dall'improvvido aumento dell'aliquota Iva".Apparentemente, aggiunge, "l'intervento del Governo non mette le mani nelle tasche degli italiani: ma il probabile ricorso alle clausole di salvaguardia contenute nel provvedimento, che scatteranno in assenza di coperture, come è purtroppo prevedibile, trasformerà la legge di stabilità nell'ennesimo salasso. Non possiamo tacere inoltre la preoccupazione per quello che potrà avvenire sul piano fiscale e delle tariffe su base se nel 2014 come pare, si darà la possibilità ai Comuni di incrementare in modo sostanzioso il gettito su famiglie ed imprese", conclude Confesercenti.
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