giovedì 22 agosto 2013
​A misurare l'impatto degli incentivi per le ristrutturazioni edili e il risparmio energetico è un rapporto
della Confederazione artigiana, secondo il quale, a luglio sono due milioni i proprietari di case orientati a effettuare entro 12 mesi un intervento di manutenzione.
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​Potrebbero essere 13.700 i nuovi posti di lavoro nel settore costruzioni: questo uno dei principali effetti degli Ecobonus varati dal governo. Una boccata d'ossigeno per un comparto messo in ginocchio dalla crisi, con 122mila posti persi nell'ultimo anno. A misurare l'impatto degli incentivi per le ristrutturazioni edili e il risparmio energetico è un rapporto di Confartigianato secondo il quale, a luglio sono due milioni i proprietari di case orientati a effettuare entro 12 mesi un intervento di manutenzione. In crescita anche la spesa per ristrutturazioni e riqualificazione energetica che, prevede Confartigianato, nel secondo semestre di quest'anno aumenterà di 1.565 milioni, pari al +26%, di cui 1.065 milioni per ristrutturazioni edili e 500 milioni per risparmio energetico. Gli incentivi fiscali hanno già mostrato in passato il loro effetto benefico sull'edilizia: secondo la Confartigianato, nel 2011 le detrazioni sono state utilizzate da 6.752.644 contribuenti italiani per una cifra di 3.595 milioni e hanno inciso per il 4,2% del valore aggiunto del settore costruzioni.La spesa complessiva effettuata nel 2011 per interventi di ristrutturazione ammonta a 12 miliardi di cui 3,5 miliardi (29,1%) per il risparmio energetico e 8,5 miliardi (70,9%) per il recupero del patrimonio edilizio. Tale spesa rappresenta il 5,8% del valore del fatturato nel settore delle costruzioni e il 13,9% del valore aggiunto. Positivo anche l'impatto sull'ambiente: nel 2011 gli interventi per l'efficienza energetica degli edifici (per detrazioni pari a 1,8 miliardi) hanno generato un risparmio energetico di 1.435 Gwh/anno. Dal 2007 al 2011 il risparmio energetico ottenuto grazie agli Ecobonus arriva a 7.637 Gwh/anno. Il maggiore risparmio deriva dall'impiego di impianti di riscaldamento efficienti (40,3%), seguito dalla sostituzione di infissi (22,2%), sostituzione di scalda acqua elettrici (13,6%) e dalla coibentazioni di superfici opache orizzontali (7,8%).Gli incentivi per le ristrutturazioni contribuiranno quindi ad attenuare le pesanti difficoltà delle imprese dell'edilizia: nell'ultimo anno, secondo Confartigianato, le costruzioni hanno perso 122mila addetti, ma dal 2009 a oggi gli occupati sono diminuiti addirittura di 391mila unità. Saldo negativo anche per le imprese: il 2012 si è chiuso con la perdita di 61.844 aziende, pari a una diminuzione dell'1,88%. Non è andata meglio per le imprese artigiane, che rappresentano la fetta più consistente delle costruzioni: 571.336  aziende, vale a dire il 63,9% del totale. Nel 2012 hanno chiuso 54.832 costruttori artigiani, con un calo dell'1,96%.
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