venerdì 29 marzo 2019
Secondo un'indagine, più di 550mila imprese italiane manifestano questa necessità per almeno una delle figure professionali da loro impiegate
Competenze da aggiornare per un'azienda su tre
COMMENTA E CONDIVIDI

Aumenta il fabbisogno di aggiornamento nella forza lavoro occupata italiana. È quanto emerge dall’indagine Inapp Professioni e competenze nelle imprese, già Audit sui fabbisogni professionali, giunta alla terza edizione, da cui emerge che il 35,2% delle imprese con almeno un dipendente, circa 550mila, dichiara di avere "almeno una figura per cui si registra un fabbisogno da soddisfare con attività di aggiornamento", con un dato medio nazionale per l’intera economia in crescita del 2,4%, rispetto al 2014 (precedente edizione dell’indagine). Queste le principali evidenze:

• I fabbisogni più elevati si registrano nei servizi e nei segmenti della manifattura a più alta intensità tecnologica: Chimica (37,7%), Elettronica (36,9%), Energia, acqua e rifiuti (35,3%) e Metalmeccanica (34,4%), ma sono particolarmente rilevanti anche nell’ambito dei servizi che riguardano le attività di Istruzione, sanità e servizi alle persone (47,8%) e il settore Comunicazione, attività finanziarie e altri servizi alle imprese (38,6%).

• Le professioni che registrano le esigenze più forti di aggiornamento sono quelle qualificate nelle attività commerciali e nei servizi (29,2%), degli Artigiani, operai specializzati e agricoltori (20,9%), delle Professioni esecutive nel lavoro di ufficio (20,8%) e delle Professioni tecniche (14,9%).

• La necessità di aggiornamento maggiore riguarda le competenze (skills) più che le conoscenze disciplinari, in particolar modo quelle relative al problem solving, alla capacità di pianificare l’utilizzo delle risorse e le abilità di tipo tecnico e competenze di tipo comunicativo e relazionale.

• A livello territoriale le imprese che segnalano maggiori esigenze di aggiornamento sono al Nord-Est con il 36,5%, A livello territoriale, le imprese che segnalano maggiori esigenze di aggiornamento sono il 36,5% al Nord-Est, il 36,3% al Nord-Ovest, il 34,5% al Sud e il 33,5% al Centro.

• Le piccole imprese manifestano una maggiore debolezza nel prefigurare i fabbisogni e elaborare strategie di medio-lungo periodo, mentre le aziende medio-grandi mostrano di percepire con maggiore facilità i fabbisogni di aggiornamento delle competenze da soddisfare con nuove attività formative. Il 76,5% delle imprese che hanno tra 50 e 249 dipendenti e l’87,8% di quelle con oltre 250 dipendenti manifestano un fabbisogno di aggiornamento di conoscenze e competenze.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: