lunedì 24 ottobre 2016
Ecco cosa bisogna fare per "rottamare" una cartella esattoriale. Il provvedimento vale per l'Iva sui consumi e per le multe stradali.
Verso l'addio a Equitalia

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Il termine "rottamazione" rischia di essere fuorviante, perché si pagheranno comunque le somme dovute al Fisco, ma la "definizione agevolata" - questo è il termine tecnico - consentirà ai contribuenti di risparmiare sanzioni e interessi di mora per quel che riguarda l'Iva sui consumi, e ancora interessi o maggiorazioni previste per il tardato pagamento nel caso delle multe stradali. Ecco come funziona la definizione agevolata contenuta nel decreto fiscale.

Quali sono le cartelle esattoriali interessate?

Il decreto che dice addio a Equitalia, pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale, riguarda i ruoli dal 2000 al 2015 di tutti i concessionari, non solo di Equitalia, e le multe stradali. Nel primo caso sarà possibile pagare con lo sconto le cartelle ricevute sulle imposte e sui contributi, cancellando le sanzioni e gli interessi di mora, ma non l'aggio per il concessionario della riscossione. Nel caso delle multe stradali, invece, si eviterà di pagare gli interessi e le maggiorazioni previste per l'eventuale tardato pagamento.

Come si aderisce

Entro due settimane Equitalia pubblicherà i moduli per aderire alla rottamazione. Il contribuente avrà 90 giorni di tempo per usufruire del provvedimento. Al momento della richiesta di adesione, da presentare entro il 21 gennaio, si potrà scegliere di pagare l'importo in quattro rate, rate che andranno saldate comunque entro il 15 marzo 2018. I concessionari della riscossione avranno invece sei mesi di tempo dalla pubblicazione del decreto, quindi entro il 22 aprile prossimo, per comunicare a chi ha aderito l'importo complessivo e quello delle singole rate, nel caso di rateizzazione, con la data di scadenza di ciascuna. Le prime due rate saranno pari ognuna a un terzo del dovuto, le ultime due a un sesto. Attenzione: anche chi ha già pagato in parte una cartella fiscale, magari attraverso il meccanismo della rateizzazione, potrà aderire comunque alla definizione agevolata. In questo caso pagherà con lo sconto il debito residuo sul capitale, senza poter recuperare anche interessi e sanzioni già pagate.

Come si paga

Il pagamento della cartella scontata, oltre che con i classici bollettini precompilati, potrà esser fatto anche con la domiciliazione sul conto corrente della propria banca. Resta comunque possibile versare la somma dovuta direttamente agli sportelli del concessionario della riscossione, soluzione a rischio coda.

Quali cartelle sono escluse?

Restano fuori dalla definizione agevolata le cartelle relative all'Iva d'importazione, quelle per le somme dovute a titolo di recupero di aiuti di Stato ovvero le "multe Ue", le cartelle derivanti da pronunce di condanna della Corte dei Conti e, infine, quelle per le multe, le ammende e le sanzioni pecuniarie a seguito di sentenze penali di condanna.


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