martedì 21 agosto 2018
Al via l'attesa procedura Inps per l'utilizzo dei voucher. Sarà possibile recuperare circa 50mila posti occasionali
Ritornano i buoni-lavoro in agricoltura
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Al via l'attesa procedura Inps per l'utilizzo dei voucher in agricoltura dopo l'approvazione della riforma da parte del Parlamento con la legge 96 del 2018 che ne ha semplificato l'utilizzo. Lo annuncia la Coldiretti nel precisare che sono operative le prime modifiche come l'allungamento della durata da tre a dieci giorni entro cui è possibile svolgere la prestazione occasionale, un aggiornamento molto atteso dalle imprese agricole con l'inizio della vendemmia.

«È un primo segnale di sburocratizzazione - secondo Coldiretti - che va nel verso auspicato dal mondo agricolo, ma ora ci auguriamo che anche le altre modifiche previste dalla legge diventino operative con la medesima tempestività all'interno della procedura Inps. Anche perché con i voucher circa 50mila posti di lavoro occasionali possono essere recuperati con trasparenza nelle attività stagionali in campagna dove sono impiegati soltanto per le attività svolte da disoccupati, cassintegrati, pensionati e giovani studenti che non siano stati operai agricoli l'anno precedente».

I voucher ritornano - spiega la Coldiretti - a dieci anni della loro introduzione in Italia che è avvenuta il 19 agosto 2008 con circolare Inps che per la prima volta autorizzava la raccolta dell'uva attraverso voucher con l'obiettivo di ridurre burocrazia, riconoscendo la specificità del lavoro agricolo. Nel corso degli anni successivi all'introduzione nel 2008 è stato allargata la possibilità di utilizzo alle altre attività di agricole ma - sottolinea la Coldiretti - il settore è rimasto fedele all'originaria disciplina "sperimentale" con tutte le iniziali limitazioni (solo lavoro stagionale e solo pensionati, studenti, cassintegrati e disoccupati) a differenza degli altri comparti
produttivi.

Meno del 2% del totale dei voucher - afferma Coldiretti - è stato impiegato in agricoltura dove sono nati e rappresentano un valido contributo all'emersione del lavoro sommerso. Non è un caso - precisa la Coldiretti - che il numero di voucher impiegati in agricoltura sia praticamente rimasto stabile dal 2011 senza gli abusi che si sono verificati in altri comparti. In agricoltura sono stati venduti negli ultimi cinque anni prima dell'abrogazione poco più di due milioni di voucher, più o meno gli stessi dei cinque anni precedenti, pari all'incirca a 350mila giornate/anno di lavoro. Il valore complessivo delle integrazioni di reddito accordate per le prestazioni a pensionati, studenti, cassintegrati e disoccupati ammonta - conclude la Coldiretti - a circa 22 milioni di euro all'anno
mentre la regione dove sono stati più impiegati è il Veneto con poco più di un quarto del totale.

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