sabato 11 gennaio 2014
​Secondo la Coldiretti, la crisi degli ultimi anni ha modificato le abitudini degli italiani.
Carburanti: consumi in calo 
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Prestiti alle imprese in calo del 10,5%
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Sprechi addio. La crisi ha influenzato le abitudini degli italiani. Come noto, in molti hanno cominciato non solo a perseguire il risparmio, anche per quanto riguarda i prodotti alimentari, ma nelle famiglie adesso si sta più attenti a non specare. Con una notevole diminuzione del cibo ancora buono finito nel bidone della spazzatura. Seppure differenziata.  Così l'anno scorso più di 4 italiani su 10 hanno mangiato il pane raffermo dal giorno prima, abitudine questa, secondo un'indagine Coldiretti-Ixè, in crescita, tanto da far segnare nel 2013 il record nel taglio agli sprechi alimentari dall'inizio della crisi. L'attenzione per il pane appare come la punta dell'iceberg di un profondo cambiamento favorito dalle difficoltà economiche. Appena una minoranza del 2 per cento, sottolinea la Coldiretti, butta il pane superfluo ma diverse sono le tecniche utilizzate per evitare quello che una volta veniva considerato un vero sacrilegio, con il 44 per cento degli italiani che lo surgela, il 43 per cento lo grattugia, il 22 per cento lo dà da mangiare agli animali mentre nel caso del 5% delle famiglie il pane non avanza mai. «Il 24 per cento gli italiani - sempre secondo l'organizzazione agricola - utilizza il pane raffermo per la preparazione di particolari ricette che vengono spesso dalla tradizione contadina. In generale più di 7 italiani su 10 (73 per cento) hanno tagliato gli sprechi a tavola nel 2013, il 45 per cento che li ha ridotti mentre il 28 per cento li ha addirittura annullati, in aumento di quattro punti percentuali rispetto all'anno precedente. Una percentuale del 26 per cento non ha invece cambiato il proprio comportamento, ma nessuno ha dichiarato di avere aumentato gli sprechi alimentari. «Il contenimento degli sprechi - sottolinea la Coldiretti - è forse l'unico aspetto positivo della crisi in una situazione in cui ogni persona in Italia ha comunque buttato nel bidone della spazzatura ben 76 chili di prodotti alimentari durante l'anno».
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