venerdì 13 dicembre 2013
All'Ateneo pontificio Regina Apostolorum di Roma si è discusso di valorizzazione della formazione, del sistema di attestazione delle associazioni professionali e degli strumenti a tutela dell'utenza e dell'impresa.
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Dalla dignità professionale, al diritto al lavoro autonomo, dalle vessazioni per i professionisti, all'esigenza di investire in un settore con troppe potenzialità inespresse, previdenza, formazione, tutela dell'utenza, crescita e strategie di promozione professionale questi i temi affrontati dalla relazione programmatica di Emiliana Alessandrucci, presidente del Colap (Coordinamento libere associazioni professionali), in occasione di Fare professionisti-formazione attestazione ripresa economia, l'incontro dedicato al mondo delle professioni associative. All'Ateneo pontificio Regina Apostolorum di Roma un momento di incontro, scambio, confronto e condivisione tra i liberi professionisti non iscritti a Ordini, il mondo politico-istituzionale e la società civile.Molti gli argomenti discussi: dalla valorizzazione della formazione e del sistema di attestazione delle associazioni professionali agli strumenti a tutela dell'utenza e dell'impresa. Al centro del dibattito, anche la legge 4 del 2013 (Disposizioni in materia di professioni non organizzate in ordini albi o collegi) a un anno dalla sua approvazione."Noi professionisti, siamo dei privilegiati, scegliamo il nostro lavoro - ha detto la presidente Alessandrucci - scegliamo il modo di professarlo, scegliamo gli ambiti di intervento e di specializzazione. Ma poi partecipo a convegni e a confronti politici, sindacali sul lavoro e sento troppo spesso trattare l'autoimprenditoria come una scelta di secondo ordine, obbligata o di precariato. Il valore economico è sempre più generato da beni immateriali; il bene di produzione oggi è il sapere, che diviene risorsa strategica, siamo nell'Europa della conoscenza, che supera i confini nazionali e diviene un unico mercato. E noi siamo i protagonisti di questo nuovo mercato in evoluzione, su di noi si punta per competere, per crescere, per sostenere"."Oggi il Colap - ha chiarito - con l'iscrizione all'elenco del Mise, come forma aggregativa, potrà svolgere la sua funzione anche formalmente. Certamente questa è una vittoria del Colap, ma non certo per il Colap, ci tengo a precisare che l'iscrizione nell'elenco delle forme aggregative eleva l'intero nostro settore, infatti con essa il mondo associativo è formalmente riconosciuto come interlocutore rappresentativo di una forza importante di questo paese. Dobbiamo promuovere il valore dell'attestazione di qualificazione professionale rilasciata dalle nostre associazioni; deve diventare un valore aggiunto identificabile, strumento di valorizzazione e titolo preferenziale per la scelta del professionista"."In questo periodo di crisi - ha continuato la presidente Alessandrucci - abbiamo osservato le iscrizioni alle nostre associazioni, pur avendo in molti casi dovuto abbassare la quota associativa il numero degli iscritti è salito. Oggi i professionisti che si associano alle nostre associazioni vengono da lavori stabili che si sono destabilizzati e così colgono l'occasione per investire, puntare, scommettere sulla professione intellettuale, che sappia di più corrispondere alle proprie aspettative, ripensare il lavoro così lo rende più dignitoso, più libero e anche più umano"."La politica - ha rimarcato la presidente Colap - non deve essere vittima, succube, ancorata all'economia, non si può procedere solo su scelte sostenibili, coperte, protette, occorre rischiare, prendersi la responsabilità di credere in qualcosa e di proporlo anche contro corrente, anche contro bilancio"."L'emendamento alla legge di stabilità - ha ricordato - che richiede il blocco dell'innalzamento dell'aliquota contributiva per i professionisti a partita Iva esclusiva; quello è stato un provvedimento coraggioso e necessario, dove la politica si è imposta all'economia e ha proposto una soluzione su cui cercare una copertura, ma chiediamo di riformare la gestione separata dell'Inps". "Il rapporto con gli ordini professionali -ha poi ammesso Alessandrucci - si è inasprito, il loro tentativo è di continuare a rivendicare spazi riservati, a trincerarsi dietro fantomatiche protezioni del mercato, le denunce in alcune professioni sono aumentate e anche le battaglie mediatiche si sono acutizzate; ma ci sentiamo sicuri, non occupiamo spazi riservati e crediamo profondamente nella libertà di esercizio della professione, principio sancito dalla Costituzione".In programma anche workshop, presentazioni, convegni e spazi espositivi delle associazioni professionali aderenti al Colap: consulenti tributari, project manager, fotografi, interpreti, counselor, esperti in discipline del benessere e bio-naturali, statistici, grafologi, esperti di sicurezza, guide ambientali, amministratori condominiali, psicomotricisti, mediatori e altre ancora avranno l'occasione di farsi conoscere, fare rete e proporsi nella loro capacità innovativa, creativa, occupazionale e di sviluppo.
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