giovedì 19 novembre 2020
Bene il web e la gdo. Affondano aerei, auto, moda e petrolio
Col Covid la Borsa ha perso 20 miliardi
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In tempi di pandemia c'è anche chi sorride. Società del web, l'elettronica, la grande distribuzione organizzata. Sono quelli che hanno prosperato mentre i fatturati di auto, moda, trasporti aerei e società petrolifere sprofondavano.

A fotografare gli impatti del Covid su oltre 160 multinazionali industriali è l'Area Studi Mediobanca che ha pure analizzato gli effetti sulle 26 blue chip industriali e dei servizi del Ftse Mib di Piazza Affari, a cui la pandemia, nei primi nove mesi dell'anno, è costata 46 miliardi di capitalizzazione (di cui 35 recuperati con il rally seguito alla vittoria di Biden e ai progressi sui vaccini), 20 miliardi di utili, 64 di ricavi e 18 di margini industriali. Se i bilanci al 30 settembre delle multinazionali hanno messo in risalto una contrazione aggregata del 4,3% del fatturato e un crollo del margine operativo netto del 22,8%, a livello settoriale non tutto è stato contraddistinto dal segno meno.

È andata bene al web, alla gdo e all'elettronica che hanno visto crescere il fatturato rispettivamente del 18,4%, dell'8,8% e del 5,7%, con un aumento in tutti i trimestri e un miglioramento della marginalità industriale. Male invece l'industria petrolifera (-32,3%), l'aeronautica (-30,6%), la moda (-21,3%) e l'automotive (-17,4%), con i primi tre settori che hanno chiuso i conti in rosso. Alimentare (+3,7%), farmaceutico (+3,1%) e paytech (+0,3%) hanno tenuto. Danni limitati per tlc (-1,8%) e beverage (-5,4%).

Gdo (+25,7%), websoft (+14,2%) ed elettronica (+14,1%) sono risultate vincitrici anche sotto il profilo della marginalità industriale mentre è crollato il margine operativo netto della moda (-98,8%), del comparto petrolifero (-66,6%), dell'automotive (-65,8%) e del settore aeronautico. Anche a livello di utile sono state le websoft (+21,8%), la gdo (+19,2%) e l'elettronica (+11,6%) a volare.

Nei primi nove mesi dell'anno la pandemia è costata alle blue chip industriali di Piazza Affari il 21,6% del loro fatturato rispetto al 2019 e il 53,3% del margine operativo netto. Nel terzo trimestre si sono visti segnali di ripresa, con un rimbalzo del fatturato, risalito del 39% sul trimestre precedente per tutte le società del Ftse Mib, con in testa la manifattura (+56%), e un ritorno in positivo dei margini industriali. Per l'intero esercizio Mediobanca stima che il calo del ricavi dei grandi gruppi manifatturieri del Ftse Mib si mantenga attorno al 18% messo a consuntivo a settembre, a dimostrazione di una resistenza alla seconda ondata di Covid e grazie alla spinta ai consumi del periodo natalizio. E in Borsa? La produzione di test per il coronavirus ha premiato DiaSorin (+48,4%), seguita da Amplifon (+19,7%), Recordati (+16,5%), Prysmian (+15%) e Campari (+13,8%). In fondo Saipem (-66,7%), Tenaris (-57,6%), Leonardo (-52,5%) ed Eni (-51,8%).

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