venerdì 27 dicembre 2019
In particolare al 31 dicembre 2019 scadono ben 73 Ccnl; altri 126 nel corso del nuovo anno
Villa Lubin, sede del Cnel

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Il 2020 si apre all'insegna dell'incertezza per oltre quattro milioni di lavoratori che si ritrovano con il contratto scaduto. Se a questi si aggiungono anche gli altri contratti in scadenza entro dicembre dello stesso anno il numero sale a 6,5 milioni: quasi la metà di tutto il settore privato. Sono i dati estratti dal XXI rapporto sul mercato del lavoro del Cnel (Consiglio nazionale per l'economia e il lavoro). In particolare al 31 dicembre 2019 scadono ben 73 Ccnl; altri 126 nel corso del nuovo anno. Situazione critica anche per il settore pubblico con 20 contratti collettivi scaduti.

Il 31 dicembre 2019, infatti, scadranno i tre Ccnl riferiti al maggior numero di addetti del sistema di relazioni industriali italiano, e precisamente quello delle aziende del terziario, della distribuzione e dei servizi (2,4 milioni), quello delle aziende metalmeccaniche (1,4) e quello della logistica (470mila). La percentuale dei lavoratori in attesa di rinnovo oscilla tra il 78% nel settore metalmeccanico e il 13%-15% nel chimico e nelle aziende di servizi.

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