lunedì 12 maggio 2014
​Motori a tre cilindri per ottimizzare i consumi: se quasi tutti i costruttori lo scelgono, Citroen ci punta decisamente per esaltare la C4 che nella versione e-THP 130 CV offre prestazioni sorprendenti
COMMENTA E CONDIVIDI
Se per l’acquisto di un’auto anche la scelta del motore ha un suo peso, occorrerà ricordarsi che il presen­te (ma anche il futuro) sotto al cofano è a tre ci­lindri. Per ridurre le e­missioni di CO2 e produr­re modelli che consumino sempre meno, i costruttori si stanno convertendo alla nuo­va “alchimia” di propulsori leggeri, compatti e, soprattutto, con un cilindro in meno. Una scelta di downsizing che è anche obbliga­ta, dal momento che l’Unione Europea ha imposto che entro il 2020 l’emissione me­dia di CO2 della gamma di ogni costrutto­re non dovrà superare i 95 g/km.
 
Non è certo una novità, visto che in questi ultimi anni il motore a tre cilindri è stato ospitato nel cofano di auto come la Smart o le Toyota Aygo e Yaris. Ma la formula sta dilagando ovunque. Citroen in particolare sulla sua nuova C4 ha introdotto una motorizzazione a tre cilindri turbo di 1.2 litri, denominata e-THP 130, in grado di conci­liare prestazioni elevate e bassi consumi: 20,8 km/litro secondo i dati forniti dal mar­chio francese a fronte comunque di quasi 200 km/h di velocità massima. Nessuna rinuncia dunque. Questo propulsore è tra l’al­tro il primo benzina del Gruppo PSA a ri­spettare la normativa Euro6 e potrebbe diventare un'arma in più per il costruttore francese nel segmento anche per lanciare definitivamente la seconda generazione della C4 che dal lancio del 2010 ad oggi ha venduto ben 480 mila unità.
 
Ma il tre cilindri ha già fatto il suo esordio anche su vetture di taglia più “forte”: Ford lo propone sulla nuova Focus e presto an­che sulla Mondeo, mentre Volkswagen lo ha scelto per tutte le nuove Polo che debutta­no sul mercato in questi giorni. Opel li monta sulla Adam Rocks, ma il tre cilindri romba anche sotto il cofano di molte Re­nault, Kia, Hyundai, ed ora anche Mini e Bmw.
 
Il motivo è semplice. I piccoli motori di ul­tima generazione sono progettati per ri­durre al minimo le vibrazioni e, grazie al­l’iniezione diretta ed eventualmente ad un piccolo turbo, offrono ottime prestazioni e un discreto divertimento alla guida. Se­condo le previsioni degli analisti, la diffu­sione dei tre cilindri a livello mondiale do­vrebbe triplicare da qui al 2020.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: