mercoledì 20 marzo 2013
​Il governo e i partiti ciprioti hanno trovato un accordo «all'unanimità» sulla creazione di un Fondo di Solidarietà per contribuire al salvataggio del settore finanziario. In serata la notizia choc del governatore della banca centrale cipriota: la Laiki Bank verrà smantellata.
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Ultimatum della Bce alle banche di Cipro: la banca centrale europea manterrà l'attuale livello di liquidità di emergenza fino a lunedì 25 marzo. L'assistenza di liquidità, potrebbe essere riconsiderata soltanto in presenza di un programma dell'Ue e del Fmi che assicuri la solvibilità delle banche in difficoltà. L'Unione europea parla di «rischi sistemici» e sollecita a «lavorare a una soluzione». Il prelievo forzoso sui depositi bancari è «inevitabile» o si rischia il crack. Ma secondo il presidente dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem si devono tutelare i conti sotto i 100mila euro. L'Ue chiede tre cose a Cipro, in vista della prevista riapertura delle banche martedì prossimo: «Presentare un credibile piano B, alternativo al salvataggio bocciato dal Parlamento, predisporre controlli a lungo termine sui capitali delle banche, e preparare la fusione delle due principali banche in difficoltà».A partire dalle 19 si terrà una nuova conference call dell'Eurogruppo su Cipro. Lo ha annunciato su twitter il presidente dell'Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, precisando che la teleconferenza servirà a "fare il punto" della situazione.Nicosia però insiste, niente prelievo sui conti. Il governo e i partiti ciprioti si sono accordati «all'unanimità» sulla creazione di un Fondo di Solidarietà per contribuire al salvataggio del settore finanziario, una proposta che potrebbe essere dibattuta già oggi in Parlamento. «Sono ottimista che ci sarà una soluzione. L'obiettivo di tutti è evitare il fallimento di Cipro», ha detto il leader del partito governativo cipriota Disy, Averof Neofitu al termine di una riunione tra il presidente cipriota, il conservatore Nikos Anatasiades, i leader dei partiti la banca centrale di Cipro. Neofitu non ha aggiunto dettagli su come verrebbe alimentato questo Fondo di Solidarietà, limitandosi a segnalare che potrebbe essere istituito tramite un decreto legge o una legge (e in quest'ultimo caso dovrebbe essere approvata dal Parlamento oggi stesso).Mosca, dal canto suo, ha avvertito che il prelievo straordinario sui depositi bancari è una misura sbagliata chein futuro potrebbe essere estesa ad altri Paesi dell'eurozona. «Se si può fare a Cipro, perchè non si può fare anche in Spagna, Italia o in alti Paesi con problemi finanziari? Domani cominceranno a confiscare i depositi lì, e questo dà da pensare», ha detto il premier russo, Dmitry Medvedev, in un'intervista con una serie di quotidiani europei e l'Interfax. Cipro sta trattando con la Russia per un prestito: ha offerto a Mosca quote bancarie e partecipazioni nei suoi giacimenti di gas naturale in cambio di aiuti finanziari.Cresce la tensione nelle piazze e sui mercatiOggi pomeriggio i dipendenti della Laiki Bank (Banca Popolare) si sono riuniti in piazza dopo le vocicircolate sulla possibile chiusura del loro istituto di credito in seguito ad una fusione con la maggiore Bank of Cyprus. I manifestanti, che si erano riuniti sotto il Parlamento di Nicosia, si sono poi scontrati con la polizia.I timori dei manifestanti erano fondati: malgrado le rassicurazioni giunte oggi dalla Banca centrale cipriota, la Cyprus Popular Bank, nota in patria come Laiki Bank, verrà smantellata ma proseguirà le attività. Lo ha annunciato il governatore della banca centrale cipriota, Panicos Demetriades, aggiungendo - senza però fornire dettagli - che i depositi sotto i 100 mila euro verranno protetti. Non erano quindi del tutto infondate le voci di una chiusura dell'istituto che hanno portato i suoi clienti a correre ai bancomat per ritirare più contante possibile. La banca non verrebbe però chiusa ma, secondo fonti ben informate, sarebbe scorporata, con gli asset “buoni” fusi con la Bank Of Cyprus e gli altri concentrati in una “bad bank”. La Popular Bank è sull'orlo del crac a causa della sua forte esposizione al debito greco.La crisi cipriota continua a complicarsi e cresce la tensione tra gli investitori. Le borse europee chiudono così in ribasso, con Wall Street che segue la stessa tendenza nonostante alcuni positivi dati macroeconomici.Il Dax di Francoforte cede lo 0,95% a 7.926,28 punti, l'Ftse 100 di Londra arretra dello 0,72% a 6.386,40 punti, il Cac 40 di Parigi perde l'1,43% a 3.774,85 punti, l'Ftse Mib di Milano lascia sul terreno lo 0,5% a 15.935,99 punti, l'Ibex di Madrid scende dello 0,77% a 8.351,2 punti.

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