lunedì 1 aprile 2019
Giovedì 4 aprile, all'Istituto Maria Santissima Bambina in via Paolo VI n. 21 a Roma, si terrà l'assemblea del Centro Italiano Opere Femminili Salesiane-Formazione professionale
Mezzo secolo per il futuro dei giovani
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Giovedì 4 aprile, all'Istituto Maria Santissima Bambina in via Paolo VI n. 21 a Roma, si terrà l'assemblea del Ciofs-Fp (Centro Italiano Opere Femminili Salesiane-Formazione professionale) su: Riflessioni su 50 anni per la formazione professionale e nuove sfide - La revisione delle professioni per il lavoro del futuro. Il Ciofs-Fp nasce alla fine degli anni 60, è un ente senza fine di lucro, parte del grande gruppo salesiano delle Figlie di Maria Ausiliatrice – Fma, ha l’obiettivo specifico di occuparsi di formazione professionale dall’età dell’obbligo, ai corsi alternativi alle superiori classiche, continuando a seguire i ragazzi nell’alternanza scuola lavoro, nella ricerca di un’occupazione, cercando attivamente sbocchi verso contratti di apprendistato, o proponendo integrazioni di competenze utili al mercato o sostenendo coloro che si sentono più propensi all’autoimprenditorialità.


Un ciclo di servizi che sono una missione, prima che un’efficace organizzazione. Il Ciofs-Fp opera grazie ai centri regionali, una federazione compatta e determina che si auto-sostiene, si perfeziona e tesse preziose relazioni con i territori. A livello centrale, il Ciofs-Fp nazionale, con sede a Roma, si occupa di sviluppare e promuovere grandi progetti a livello europeo, di costruire un dialogo sistematico con le istituzioni, i ministeri di riferimento Istruzione e Lavoro, con il mondo produttivo e le università. Per favorire il confronto con gli altri paesi e portare in tutta Italia esperienze e buone pratiche in uso con successo negli altri paesi già nel 1989, prima della nascita ufficiale della Comunità Europea, suor Lauretta Valente idea il Seminario Europa, ancora oggi l’unico vero congresso sul tema che ogni anno sceglie argomenti di confronto di grande attualità.

I Centri di Formazione Professionale sono sparsi in tutta Italia e dopo anni di progettazione e sviluppo, anche grazie all’avvio del sistema duale in Italia, stanno crescendo. I corsi per i mestieri si rivelano, se pensati con consapevolezza delle specifiche utilità dei distretti produttivi, utilissimi e di successo occupazionale eccellete. Performance di occupabilità che speso si attestano al 90%.

Pensare al lavoro è il Dna dell’ordine salesiano, Don Bosco docet, la sfida è capire cosa è il lavoro oggi. Il Ciofs-Fp insieme alle associazioni di categoria, sta insistendo e lavorando per la revisione delle qualifiche professionali, come la stessa Comunità Europea ci impone. C’è un enorme, inconsiderato gap tra i percorsi di studio e i mestieri necessari nel mondo reale: il garzone di bottega non è più quello di 50 anni fa, l’operaio è tecnologico, l’agricoltore e greentech, lo spesso parrucchiere deve studiare tricologia, il coding serve nel quotidiano, per realizzare macchinari per le aziende produttive serve certo un ingegnere, ma affiancato da tanti tecnici specializzati.

Anche per questo il Ciofs-Fp è entrato sin da subito nella progettazione degli Its, nel Lazio per quanto riguarda il Turismo, in Puglia per il settore Agroalimentare e per la Meccatronica, l’ultimo nato è quello di Vercelli per la produzione e trasformazione di riso e cereali. Poli d’eccellenza che completano la filiera professionalizzante in cui si impara facendo affiancati da professionisti e imprenditori.

«Un impegno che ci appassiona e che sentiamo urgente in quanto siamo convinti che il progetto salesiano di Formazione Professionale sia la risposta che le giovani generazioni attendono - spiega Manuela Robazza, presidente del Ciofs-Fp -. Un impegno che caratterizza la storia del nostro Istituto fin dalle sue origini e che alla fine degli anni '60 Suor Anita Della Ricca ha reso istituzionale e giuridicamente riconosciuto con la Fondazione del Ciofs. Mentre guardiamo avanti per essere sempre al passo con i tempi (e, se possibile, precorrerli come ci insegna Don Bosco) sentiamo il bisogno di esprimere il grazie più grande alle centinaia di suore che hanno dato la vita in tutta Italia per orientare, formare, accompagnare i giovani».


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